Il ct traccia un bilancio dell'esperienza alla vigilia dell'amichevole con la Germania
"Io sono orgoglioso di essere qui. Chi fa questo lavoro non può mai guardare indietro e guardare sempre avanti. È la verità dire che manca il campo, come dicevano i miei predecessori. Abbiamo fatto tre trasferte e vinte e tutte e tre, poi abbiamo pareggiato in casa con la Spagna. Se avessimo vinto, sarebbe stato il top. La partita con Israele è passata come una normalità, ma le ha vinte tutte tranne che con noi. Sono soddisfatto non solo per i risultati, ma per la disponibilità incontrata". Lo ha detto il ct della Nazionale, Giampiero Ventura, in conferenza stampa a Milanello alla vigilia dell'amichevole con la Germania di domani sera a San Siro, a chi gli chiedeva di tracciare un bilancio dei primi mesi della sua esperienza in azzurro.
"C'è – ha aggiunto – grande voglia di crescere, di conoscere e di partecipare. Gli esempi? Barzagli parla pochissimo ma è un esempio straordinario per i giovani e non dico di Buffon. Qui non c'è gente presentuosa, ma non è venuta per dire 'Io sono' e quasi tutti sono arrivati per dire 'Io voglio diventare'. Abbiamo fatto gli stage che non sono assolutamente pronti per la Nazionale A ma lo possono diventare", ha concluso Ventura.
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