Dopo il botta e risposta Vecino-Reynaldo a firmare il gol-vittoria è il talento Federico Chiesa

Bastava un punto per la qualificazione, ma la Fiorentina è riuscita a prendersi l'intera posta nel freddo di Baku. Nell'ultima e decisiva sfida i viola espugnano il campo del Qarabag (1-2) e vincono il girone, volando ai sedicesimi di Europa League davanti al Paok, secondo classificato nonostante il successo sullo Slovan Liberec. Dopo il botta e risposta Vecino-Reynaldo a firmare il gol-vittoria è il talento Federico Chiesa, poi espulso nel finale. Agli azeri, già battuti dalla Viola 5-1 all'andata, non riesce lo storico accesso alla seconda fase.

Turnover 'soft' per Sousa, che lascia inizialmente in panchina solo Borja Valero, Ilicic e Kalinic. In avanti spazio a Babacar e Chiesa. Primo tempo equilibrato. Viola pericolosi con Astori che incorna la punizione di Bernardeschi con palla alta di poco, poi superata la mezz'ora brivido per la squadra di Sousa: gli azeri scappano in contropiede, Ndlovu sguscia via a Rodriguez e Tomovic e di sinistro timbra il palo con la provvidenziale deviazione di Tatarusanu. Il conto dei legni si equilibra qualche minuto dopo: Bernardeschi aggancia il pallone appoggiato da Olivera e conclude sul palo.

La gara si sblocca nella ripresa. Kalinic, entrato da poco per un opaco Babacar, serve Vecino al limite dopo un grande spunto e l'uruguaiano batte Sehic con la deviazione complice di Sadygov (15'). Strada che si mette in discesa per la Fiorentina, che però si lascia sorprendere su un'imbucata in verticale di Quintana per Reynaldo: varco imperdonabile di Rodriguez ed Astori, il brasiliano scatta sul filo del fuorigioco e giunto al cospetto di Tatarusanu lo supera per l'1-1 (28'). La replica dei viola però non si fa attendere: sugli sviluppi di un corner Chiesa sfrutta la respinta di Sehic su Kalinic per ribadire in rete di testa (31'). La gioia per il primo gol da professionista del figlio d'arte viene rovinata dal secondo giallo: viola in dieci. I viola reggono al generoso forcing finale degli azeri: l'ultima emozione viene regalata da un colpo di testa di Madatov con Oliveira che salva sulla linea.

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