"Sono contesti e pressioni diverse", spiega l'ex terzino della nazionale

"Il Mondiale con Sacchi non era cominciato nel migliore dei modi, perché tutti ci davano per spacciati al primo turno e il mister è stato bravo a fare cerchio attorno a noi stessi per proteggerci dalle voci". L'ex terzino di Nazionale e Parma Antonio Benarrivo torna così sull'avventura con gli azzurri ad Usa 94. "Dopo la partita con l'Eire i giornali ci massacrarono e lui, in allenamento, rimproverò me anche se io non avevo nemmeno giocato", ha ricordato ai microfoni di '4-4-2', il programma di www.sportmediaset.it. "Questo per farvi capire la tensione che c'era, che a volte offuscava il giudizio. Ma paragonare i match di quell'Italia all'esordio del Mondiale con un match di qualificazione con Ventura mi sembra ardito", ha aggiunto dopo la risposta dell'attuale ct alle critiche avanzate da Sacchi. "Sono contesti e pressioni diverse".

"La squadra di Ventura è talentuosa, forse manca solo un filo di esperienza – ha sottolineato Benarrivo – il futuro è assicurato, ma devono acquisire fiducia partita dopo partita. Alla fine, però, quello che contano saranno i risultati". "Chi è il nuovo Benarrivo? Mi piacciono Darmian e De Sciglio: fanno tutte le fasi come si faceva una volta e un terzino completo deve essere così", ha proseguito l'ex difensore che poi si è proiettato alla sfida di settembre tra la Nazionale e la Spagna: "Gli Azzurri non devono mollare: siamo lanciati verso la qualificazione e abbiamo la possibilità di arrivare prima degli spagnoli. Io credo nel primo posto".
 

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