Il presidente è fiducioso: "Resto convinto che verremo fuori da questa situazione"
Dopo la sesta sconfitta nelle ultime sette giornate che ha fatto precipitare la squadra ad appena cinque punti sopra la zona retrocessione, il presidente del Genoa Enrico Preziosi ha deciso che la squadra andrà in ritiro. "Mi prendo io tutte le colpe, se ho fatto cambi scellerati", ha dichiarato il numero uno del club ligure parlando dal Centro Sportivo Signorini di Pegli, dove si è recato in visita alla squadra. "Ho sbagliato valutazioni evidentemente, visto che tutte le scelte le avvallo io, sulle nostre potenzialità. Ho spiegato ai giocatori le cose con i miei modi. Da domani il gruppo andrà in ritiro – ha annunciato – La retrocessione porterebbe un danno stimabile tra i 60 e i 70 milioni di euro. Non vivo di speranze, ma di fatti concreti. Resto convinto che verremo fuori da questa situazione".
Preziosi è tornato poi sulla sconfitta casalinga contro il Chievo. "Non siamo stati capaci di gestire il risultato, purtroppo o per fortuna le partite durano 95 minuti. Il mister aveva preparato bene la partita, i giocatori non stavano male e hanno le gambe per correre sino alla fine. I tifosi devono capire che in questo momento siamo fragili – ha ammesso il presidente del 'Grifone' – Non c'era motivo nel secondo tempo di interrompere la gara come invece è successo. Sono situazioni che non fanno bene e creano difficoltà, soprattutto nei giocatori stranieri che non sono abituati a certe cose. Non era il momento. Pensavo che l'invito di stare uniti fosse condiviso. Credo che proprio per la fragilità attuale chi vuole bene al Genoa e alla squadra dovrebbe cercare di proteggerla", ha concluso tornando sul lancio di fumogeni da parte della curva che ha costretto l'arbitro Pairetto a sospendere la gara un paio di minuti.
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