"Sono infondate tutte le ipotesi accusatorie nei confronti di Riccardo Silva"

"In relazione alle notizie di stampa a proposito dell'indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Milano in merito alla procedura di assegnazione dei diritti televisivi da parte della Lega Calcio, il sottoscritto difensore del dottor Riccardo Silva tiene a sottolineare che – a prescindere dalla evidente insussistenza del reato di turbativa d'asta (non essendo possibile individuare alcun soggetto pubblico nella gara relativa al l'assegnazione dei diritti in questione) – MP & Silva si è aggiudicata la licenza di distribuzione dei diritti audiovisivi versando oltre 500 milioni di euro, mentre il secondo miglior offerente ha offerto quasi 137 milioni in meno (si tratterebbe di una 'turbativa d'asta' davvero singolare, effettuata peraltro nell'ambito di una vendita commerciale aperta a chiunque nel mondo)". Lo scrive l'avvocato Sergio Spagnolo, difensore dell'imprenditore per il quale la Procura di Milano ha avanzato una richiesta d'arresto insieme a Marco Bogarelli, Giuseppe Ciocchetti, entrambi ex amministratori di Infront, richiesta poi rigettata dal gip Manuela Accurso Tegano. Contro questa decisione la Procura ha presentato appello al tribunale del Riesame.

"Quanto appena affermato – prosegue il legale – trova evidente conferma nella recente decisione del giudice per le indagini preliminari di Milano che – respingendo la richiesta di misura cautelare dei pubblici ministeri – ha ritenuto infondate tutte le ipotesi accusatorie nei confronti di Riccardo Silva. Scrive peraltro il gip: 'Mp Silva Ltd ha formulato offerte che, indipendentemente da qualsiasi altro accordo, sarebbero risultate vincenti poiché di gran lunga più elevate rispetto a quelle formulate dalle altre società, che non pare sarebbero comunque state in grado di constatare la sua posizione di supremazia economica'. Si confida pertanto – conclude l'avvocato – che la vicenda possa essere archiviata al più presto".

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