Saranno quindi Juventus e Real Madrid a contendersi la finale di Champions League 2017. Appuntamento a Cardiff il 3 giugno per quella che sarà la rivincita dell'edizione 1998 vinta dagli spagnoli per 1-0 con un gol in fuorigioco di Mijatovic. Alla squadra di Zidane è bastato perdere per 2-1 al Vicente Calderon nella semifinale di ritorno per eliminare i cugini e rivali dell'Atletico. Ai gol di Saul e Griezmann su rigore ha replicato Isco, tutto nel primo tempo. Una partita preceduta purtroppo da violenti scontri fra tifosi fuori lo stadio.
Per i Blancos sarà la seconda finale consecutiva dopo quella dello scorso anno a Milano vinta proprio contro l'Atletico, la terza negli ultimi quattro anni. Mai nessuno con la nuova formula della Champions è riuscita a vincere il torneo per due volte di fila. In totale sono sei le finali giocate dal Real, proprio come Juve e Milan. Due anni fa a fermare la marcia di Cristiano Ronaldo e compagni fu proprio la squadra bianconera in semifinale. Una sfida di grande fascino, con tanti amarcord: da una parte Zidane e Morata, dall'altra Higuain. Per loro quella di Cardiff non sarà una sfida come le altre. Ma sarà soprattutto il confronto fra CR7 e Gigi Buffon, chi vince quasi certamente a fine anno si porterà a casa anche il Pallone d'Oro.
Per cercare una rimonta ai limiti dell'impossibile, Simeone cambia sole due pedine nella squadra sconfitta una settimana fa: in difesa gioca Gimenez a destra al posto di Hernandez e in attacco Fernando Torres è preferito a Gameiro. Nel Real, Zidane deve rinunciare agli infortunati Bale e Carvajal. A destra in difesa gioca a sorpresa Danilo, in avanti Isco va a comporre il tridente con Ronaldo e Benzema.
Partenza veemente della squadra di Simeone, vicina al gol con Koke dopo appena cinque minuti. Sulla deviazione del centrocampista su cross di Carrasco, grande intervento di Navas. La replica del Real con un colpo di testa di Casemiro sventata da Oblak. E' un Atletico solo lontano parente della squadra scialba e impaurita vista al Bernabeu sette giorni fa. Colchoneros in vantaggio all'11' con un perfetto colpo di testa di Saul Niguez su azione di calcio d'angolo. Passano meno di cinque minuti e l'Atletico trova anche il raddoppio con un rigore di Griezmann concesso dall'arbitro per un ingenuo fallo di Varane su Torres. L'esecuzione dell'attaccante francese è però irregolare, con un doppio tocco di piede come accaduto a Bacca in Sassuolo-Milan dello scorso febbraio. Il Real appare in bambola e Simeone dalla panchina 'arringa' il Calderon. Nel momento in cui i padroni di casa rifiatano per lo sforzo iniziale, il Real ne approfitta subito per prendere in mano le redini del gioco con l'Atletico che agisce di rimessa. Al 41' così, i Blancos accorciano le distanze con Isco abile a ribadire in rete una respinta di Oblak su tiro di Kroos servito da Benzema.
Nella ripresa la squadra di Zidane gioca con maggiore serenità, l'Atletico non pare avere la stessa convinzione dei primi 45'. Ronaldo e Isco sfiorano così il pareggio in avvio, poi Simeone si gioca la carta Gameiro al posto di Torres. Proprio l'attaccante francese ha una grande occasione quando Navas compie una doppia prodezza respingendo prima un tiro di Carrasco e poi il successivo tap-in del neo entrato. Quindi ci prova Griezmann con un sinistro al volo ancora respinto da un ottimo Navas. Il Real poco prima della mezzora si vede annullare un gol per fuorigioco di Ronaldo su tiro di Modric. Nel finale, spinto dal generoso pubblico di casa, l'Atletico si getta in avanti a pieno organico per cercare di riaprire i giochi. Il Real si difende con ordine e concede un'occasione a Griezmann solo in pieno recupero. Al triplice fischio finale grande festa fra i ragazzi di Zidane, l'Atletico ancora una volta esce sconfitto dalla sfida contro i cugini e saluta per l'ultima volta in Europa il suo glorioso stadio Vicente Calderon.