Una zampata di Perotti nel recupero regala il secondo posto ai giallorossi che salutano il capitano nel Totti Day
Missione compiuta ma quanta fatica. La Roma si assicura il secondo posto e relativa qualificazione alla prossima Champions League. Quella contro il già salvo Genoa doveva essere una passerella, una formalità buona solo per rendere omaggio a capitan Totti. Così non è stato. Ne è uscita una battaglia terminata 3-2 all'ultimo istante con una zampata di Perotti.
Mentre tutto lo stadio guarda a Francesco Totti la partita inizia ed il Genoa dopo soli tre minuti segna. Lancio dalle retrovie per il baby Pellegri, il classe 2001 resiste al ritorno di Manolas ed infila Szczesny in diagonale regalandosi la soddisfazione di strappare il record di precocità dopo meno di 24 ore allo juventino Kean, nato nel 2000. La Roma sbanda ed i liguri, complice un'uscita azzardata del portiere giallorosso, sfiorano il raddoppio. Per fortuna della Roma il tiro di Palladino a porta vuota esce di poco sul fondo. Dopo un inizio da incubo la squadra di Spalletti trova il pareggio con il suo bomber principe Dzeko. Al 10' il bosniaco raccoglie un cross di Strootman e calcia sul palo poi, sulla respinta, è il più lesto a ribadire in rete con il petto. Il centravanti potrebbe anche raddoppiare ma Lamanna gli dice di no mentre il grande ex El Shaarawy, invece, si divora poco dopo il vantaggio. Fra le due occasioni il grave infortunio al ginocchio di Emerson Palmieri. Quella romanista, comunque, è una fiammata e nulla più perché nella fase centrale del primo tempo i giallorossi si spengono. Per risvegliare l'Olimpico serve l'inizio del riscaldamento da parte di Totti alla mezzora. Prima della fine, mentre il rivale diretto Napoli passeggia sul campo della Sampdoria, è ancora Dzeko ad avere una buona chance ma senza esito.
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