I Blancos distruggono senza pietà il sogno bianconero: a segno Cristiano Ronaldo con una doppietta, Casemiro e Asensio
Cambia lo scenario, cambia l'avversario ma il risultato è quasi lo stesso: la Juve fallisce ancora una volta sul più bello l'obiettivo di riportare a Torino la Champions League. Al Millennium Stadium di Cardiff i bianconeri perdono per 4-1 contro il Real Madrid in finale al termine di una partita giocata solo a metà. Dopo un ottimo primo tempo in cui rispondono con Mandzukic al gol di Ronaldo, nella ripresa i bianconeri spariscono letteralmente dal campo e vengono puniti da Casemiro prima e ancora dall'implacabile CR7 poi. Di Asensio il sigillo finale. Proprio il centrocampo dei Blancos è stata la chiave di volta, con Casemiro, Modric e Kroos che nel secondo tempo hanno sovrastato nettamente Khedira e Pjanic. Male nella Juve Dybala e Higuain, il primo non è mai entrato in partita e il secondo si è visto solo in avvio per poi sparire a sua volta. Le lacrime di Buffon alla fine sono la fotografia perfetta dell'ennesima delusione. Per la Juve è infatti la seconda sconfitta in finale negli ultimi tre anni, la settima su nove a dimostrazione di un feeling incredibilmente negativo con questa competizione. Legame che dimostra di avere eccome il Real, che porta a casa la sua dodicesima Champions League e la terza negli ultimi quattro anni. Zidane è il primo allenatore e il Real la prima squadra a vincere per due anni di fila la competizione. Protagonista assoluto sempre lui: Cristiano Ronaldo che con la doppietta di stasera si aggiudica anche la classifica cannonieri scavalcando Messi con 12 reti. Nei momenti che contano CR7 non sbaglia mai e a dicembre porterà sicuramente a casa anche un altro Pallone d'Oro.
Nessuna sorpresa nell'undici ufficiale scelto da Massimiliano Allegri, con Buffon in porta e Barzagli confermato sull'out di destra in difesa al fianco di Bonucci, Chiellini e Alex Sandro. A centrocampo la coppia Khedira-Pjanic. In avanti, spazio a Dani Alves a destra, Mandzukic a sinistra, Dybala alle spalle di Higuain. Nel Real Madrid, confermata l'assenza di Bale dall'inizio con Isco schierato nel tridente offensivo al fianco di Ronaldo e Benzema. In porta Navas, in difesa recuperato Carvajal a destra al fianco di Sergio Ramos, Varane e Marcelo. A centrocampo il trio Casemiro-Modric-Kroos. Con il tetto dello stadio coperto, temperatura mite e ideale per giocare a calcio. Terreno di gioco in perfette condizione e annaffiato abbondantemente prima del match. Real in tenuta viola, Juve con la tradizionale casacca bianconera.
Primo tempo giocato con coraggio e personalità dalla squadra di Allegri, che parte subito bene rendendosi pericolosa con due tentativi di Higuain prima con un colpo di testa debole su cross di Mandzukic, poi con un destro da fuori area respinto a fatica da Navas. Quindi ci prova Pjanic con un destro al volo sempre dal limite, ancora respinto dal portiere costaricano del Real. Zidane allarga Ronaldo più spesso sulla sinistra dove Alex Sandro è un cliente meno ostico di Barzagli. E non a caso alla prima occasione il fuoriclasse portoghese non perdona: al 20' entra in area dalla sinistra bianconera, scambia con Carvajal e con un destro rasoterra sul secondo palo fulmina Buffon. Determinante una leggera deviazione di Bonucci che mette fuori causa il portiere. La Juve accusa il colpo e ci mette una decina di minuti per riassestarsi, anche perché Dybala e Higuain faticano a trovare spazi. La replica bianconera arriva comunque al 27' con uno splendido gol in rovesciata di Mandzukic sull'assist di Higuain. E' sempre la squadra bianconera a fare la partita, ma il Real quando può distendersi in velocità dimostra di essere pericoloso soprattutto con l'incontenibile CR7. Nel finale di tempo la partita diventa spigolosa con diversi contatti ai limiti del regolamento, soprattutto da parte Real, che costringono Brych a tirar fuori due volte il cartellino giallo nei confronto di Sergio Ramos e Carvajal.
Nel secondo tempo c'è solo una squadra in campo e purtroppo non è la Juventus. La squadra di Zidane dimostra di avere più cattiveria anche a costo di commettere qualche fallo di troppo, come nel caso di Kroos anche lui ammonito. Con il passare dei minuti il Real prende il sopravvento, con la Juve che fatica ad uscire palla al piede dalla sua metà campo. Una serie di conclusioni da fuori area di Modric, Marcelo e Isco sono il preludio al gol. Al quarto tentativo è Casemiro al 60' a fulminare Buffon con un bolide dai 35 metri deviato da Khedira. La Juve non c'è più e dopo tre minuti incassa anche il terzo gol firmato dal solito Ronaldo con una deviazione sotto misura su cross dalla destra di Modric, bravo a rubare palla a Mandzukic. Due gol presi su deviazioni decisive, anche la sfortuna non è decisamente da parte dei bianconeri. Allegri si gioca il tutto per tutto mandando in campo Cuadrado al posto di Barzagli e arretrando in difesa Dani Alves, è poi la volta di uno spento Pjanic per Marchisio e infine di Lemina al posto di un deludente Dybala. Ormai è tardi, bianconeri sulle gambe e capaci di farsi vedere dalle parti di Navas solo con un colpo di testa di poco a lato di Alex Sandro. Nel Real, Zidane concede anche la passerella all'idolo di casa Bale al posto di Benzema, quindi un ottimo Isco lascia il campo alla giovane promessa Asensio e l'ex Morata prende il posto di Kroos. Nel finale amaro i bianconeri restano anche in dieci per l'espulsione di Cuadrado per doppia ammonizione, decisione a dir poco esagerata da parte della terna arbitrale che cade in una evidente simulazione di Ramos. In pieno recupero proprio il neo entrato Asensio mette la ciliegina sulla torta firmando la rete del definitivo 4-1. Al triplice fischio finale dell'arbitro esplode la gioia del Real e dei suoi tifosi, per la Juve e il suo pubblico anche questa volta restano solo le lacrime.
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