Borriello lascia il Cagliari ed è subito polemica

Marco Borriello è un nuovo giocatore della Spal. I ferraresi mettono a segno il colpo di giornata ufficializzando l'arrivo dell'attaccante dal Cagliari. Insieme a lui sbarca in Emilia anche il difensore Bartosz Salamon, in prestito con diritto di riscatto. Una doppia operazione, a cui a breve potrebbe aggiungersi l'innesto a centrocampo dall'Olympiakos di Pajtim Kasami, destinata ad animare le gerarchie nella lotta per non retrocedere. L'anno scorso infatti il centravanti fu decisivo con il suo bottino di 16 reti ai fini della salvezza dei sardi.

Un addio consumatosi non certo senza polemiche, anche se il diretto interessato ha provato a smorzare i toni in un post su Instagram. "Ci tengo a precisare che non ho litigato con Massimo Rastellli, né con la società ne con compagni di squadra! Quindi tutto quello che avete letto e sentito è falso – ha evidenziato Borriello – Lo scorso anno quando sono venuto a Cagliari l'ho fatto con grande determinazione, motivazione ed entusiasmo ed infatti sono riuscito a fare grazie anche all'aiuto dei miei compagni una stagione fantastica con 20 reti e un undicesimo posto in campionato. Per tanti motivi quest'anno dopo diversi allenamenti e partite non ho sentito più quel fuoco che avevo dentro di me della passata stagione". Di diverso avviso il presidente dei rossoblù Tommaso Giulini, che nel prepartita di Juventus-Cagliari si è sfogato senza troppi giri di parole. "È mancata un po' di riconoscenza nei confronti della città e della società e un po' di mancanza di rispetto nei confronti dell'allenatore e del gruppo. C'è chi gioca per la maglia e chi gioca per altri valori, quindi era inevitabile che finisse così – l'amaro commento del numero uno dei sardi – D'altra parte, va a prendere il doppio di quello che prendeva a Cagliari: in bocca al lupo. La maglia va rispettata fino in fondo e nel suo caso non questo rispetto non c'è stato".

Nell'attesa di trovare il sostituto di Borriello, il Cagliari prova a consolarsi con Gregory Van der Wiel. Il terzino destro di proprietà del Fenerbahce potrebbe arrivare in prestito con diritto di riscatto.

Non si registrano novità sostanziali invece sul futuro di Keita, in rotta con la Lazio. Claudio Lotito ha rivelato che "il Milan ci avrebbe dato 35 milioni, il West Ham 32, il Napoli 30. Keita e il suo procuratore hanno risposto che non interessava nessuna delle tre, che la destinazione gradita era la Juve". Che però ha presentato un'offerta inferiore. "La società bianconera ritiene congrua la somma di 15 milioni – ha evidenziato – Io non posso cedere un giocatore alla metà dell'offerta più bassa tra quelle ricevute". Nel frattempo Beppe Marotta nicchia. "Il mercato è ancora aperto, noi abbiamo un gruppo che soddisfa in pieno le esigenze della società e dell'allenatore – ha sottolineato – ma terremo gli occhi aperti per cogliere le eventuali opportunità che potrebbero presentarcisi, anche negli ultimi giorni".

All'estero invece il Chelsea, alla ricerca di rinforzi dopo il brutto inizio di stagione, potrebbe piombare su Antonio Candreva, per cui sarebbero pronti 27 milioni di euro. Luciano Spalletti però si sente sereno. "La mia posizione è quella di tenerlo, e la società la pensa come me. Lui per ora non ha dato alcun sintomo differente per cui si va avanti con tranquillità – ha sottolineato in conferenza stampa alla vigilia della sfida con la Fiorentina – Poi non so quello che può succedere domani". Il Barcellona, sempre alle prese con il difficile compito di sostituire Neymar, ha incassato un'apertura dal Borussia Dortmund in merito alla possibile cessione di Ousmane Dembelè, obiettivo dei catalani insieme a Philippe Coutinho (per cui il Liverpool continua a fare muro). "Se verranno soddisfatte le nostre richieste, partirà – ha dichiarato il direttore sportivo dei gialloneri Michael Zorc – Altrimenti rimarrà da noi. Non aspetteremo l'ultimo giorno di mercato per prendere questa decisione". I blaugrana in ogni caso stanno sondando le possibili alternative: Jean Seri del Nizza e Angel Di Maria del Psg. 
 

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