Meno solida e affidabile, palesemente più vulnerabile. E 14 gol subiti in 13 partite sono un segnale a dir poco allarmante
Non è tanto la seconda sconfitta in campionato – che dilata nuovamente il distacco dal vertice della classifica – a stupire, quanto piuttosto l'ennesima prestazione diatonica della Juventus in vista della sfida di Champions League contro il Barcellona. Quest'anno i campioni d'Italia sono in grado di battere chiunque e di perdere contro chiunque, il loro coefficiente di affidabilità si è abbassato bruscamente e la solidità di una volta sembra essersi smarrita nel tempo e negli slogan a prova di hashtag. Prova ne sia che la fase difensiva, una volta la pietra d'angolo sulla quale venivano costruiti ambizioni e trionfi, adesso è vulnerabile come se non peggio delle altre. Quattordici gol subiti in 13 partite sono un segnale allarmante, anche perché chi è davanti o immediatamente dietro (Napoli, Inter, Roma) sta facendo meglio o molto meglio.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata