Una storia incredibile, come in un film americano... il portiere vola in cielo e il Benevento fa il suo primo punto

Al 94' di Benevento-Milan, il dio del calcio afferra per i radi capelli Alberto Brignoli (26 anni, portiere di scuola juventina) e lo solleva in aria, gli fa fare una difficile torsione a una dozzina di metri dalla porta, impattare un pallone partito dal piede di Cataldi per mandarlo a morire nell'angolino sinistro della porta di Donnarumma che guarda sconsolato. Era giusto, in fondo, che il primo punto in serie A della storia del Benevento, arrivasse così, con una vicenda epica, d'altri tempi, con una di quelle scene che fanno felici un po' tutti (tranne Gattuso, Fassone e i cinesi, ma ci sta) e che fanno pronunciare ai telecronisti frasi scontate, tipo: "Il calcio è il gioco più bello del mondo".

Pensate che storia ci ha preparato questa matricola campana, per questo primo punto che non voleva arrivare. Quattordici sconfitte consecutive, quattro volte (con Torino, Bologna, Sassuolo e Cagliari) con il gol decisivo arrivato oltre il novantesimo. Tante partite anche ben giocate, un pubblico che ha sempre riempito il "Vigorito" e non ha mai smesso di incitare questa squadra. Un cambio di allenatore (De Zerbi al posto di Baroni), tanta sfortuna e una squadra che sembrava maledetta, incapace di fare questo punto. Una situazione che avrebbe smontato chiunque. Non questi ragazzi che hanno tenuto testa anche alla Juve e che, oggi, hanno "spoilerato" il vulcanico esordio di Gattuso sulla panchina rossonera. Una sceneggiatura davvero da thriller. Provate a mettere in fila tutti questi elementi: giochi col Milan che ha appena cambiato allenatore e che vuole la vittoria a tutti i costi, prendi un gol e vai sotto, pareggi e cominci a pensare che magari…, vai sotto di nuovo e ricominci a dirti: "Sarà la solita storia"; poi l'arbitro (che aveva regalato il corner al Milan sul gol di Kalinic) espelle Romagnoli forse con troppa severità, ci provi e ci riprovi senza risultato, poi, a un minuto dalla fine, il fallo di Abate e la punizione di Cataldi che, un minuto prima aveva litigato proprio con Abate, una voce (dalla panchina) che invita Brignoli a venire avanti e, infine, quell'angelo di verde vestito che va in cielo e segna un gol che lo farà passare alla storia (in serie A non succedeva da 16 anni).

Dispiace per il buon Rino Gattuso (che avrà tempo e modo per rifarsi) ma se questo punto doveva arrivare, era giusto che arrivasse così, come voleva il dio del calcio, come in un film americano quando il debole buono ha le spalle al muro e arrivano i nostri….

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