Il primo di cui si ha memoria in Italia è Sentimenti IV della Juventus, l'ultimo è Alberto Brignoli del Benevento: sono i portieri goleador, personaggi che armati di una sana e lucida follia durante una partita abbandonano la loro sede naturale, la porta, per andare a cercare fortuna nell'area avversaria.
Non sono tantissimi i casi, soprattutto nel campionato di Serie A, non a caso prima dell'impresa di Brignoli di oggi in Benevento-Milan l'ultimo è stato Massimo Taibi con la maglia della Reggina ben 16 anni fa. "Sono andato a saltare e ho chiuso gli occhi", le parole del numero 1 campano che ha reso amaro l'esordio di Rino Gattuso sulla panchina del Milan fotografano perfettamente quello che deve passare nella mente di un portiere quando alla disperata si spinge in area avversaria per provare a segnare un gol.
Pioniere in Italia della pattuglia dei portieri goleador è stato Lucidio Sentimenti IV, leggendario numero 1 della Juventus degli anni '40 e deceduto pochi mesi fa a 94 anni. Specialista dei calci di rigore, segnò il suo primo gol in Serie A al fratello Arnaldo che giocava nel Modena. In totale chiuderà la carriera con 9 reti all'attivo. Bisogna poi arrivare agli anni '70 per ritrovare un altro numero 1 capace di bucare i colleghi avversari, si trattava di Antonio Rigamonti, anche lui implacabile rigorista. Arrivando ai giorni nostri, la prima impresa simile a quella di Brignoli fu realizzata da Michelangelo Rampulla il 23 febbraio '92 con la maglia della Cremonese. Un colpo di testa dell'ex portiere della Juve nei secondi finali consentì ai grigiorossi di evitare la sconfitta in casa dell'Atalanta. È entrato nella storia come il primo gol su azione segnato da un portiere in Serie A. Il 1 aprile 2001 è una data che i tifosi della Reggina difficilmente potranno mai dimenticare: in occasione della partita contro l'Udinese, il portiere Massimo Taibi con un imperioso colpo di testa fulminò il collega Turci e fece andare in visibilio lo stadio Granillo. Chissà, forse fu anche merito di quel gol che il portiere granata qualche anno dopo venne chiamato dal leggendario sir Alex Ferguson al Manchester Utd. Peccato che l'esperienza inglese di Taibi non fu altrettanto fortunata.
Protagonista di un'impresa 'alla Brignoli' è stato anche un portiere Campione del Mondo. Si tratta di Marco Amelia, uno degli eroi di Berlino nel 2006, che il 2 novembre dello stesso anno firmò il gol dell'1-1 che permise al Livorno di eliminare il Partizan a Belgrado in Coppa Uefa. Altri protagonisti, portieri 'quasi' goleador sono stati Francesco Toldo, che nel 2002 con una sua incursione in area favorì il gol di Cristian Vieri in un concitatissimo Inter-Juventus, e Vanja Milinkovic-Savic del Torino che solo qualche giorno fa ha colpito una clamorosa traversa contro il Carpi in Coppa Italia con un calcio di punizione come quelli che tirava il suo allenatore Mihajlovic.
E a proposito di punizioni, all'estero sono stati proprio i calci piazzati a consentire a portieri come Rogerio Ceni e Josè Luis Chilavert di segnare caterve di gol. L'estroso portiere paraguaiano Chilavert in carriera ha segnato la bellezza di 54 gol nei club e 8 in Nazionale, il brasiliano Ceni si è addirittura spinto fino a quota 103 reti in 23 anni di carriera con la maglia del San Paolo. Anche il fantasioso e discusso portiere colombiano Rene Higuita aveva una certa confidenza con il gol, 45 le reti messe a segno in carriera di cui 3 in nazionale. Per la serie, Alberto Brignoli da Benevento ha ancora tanta strada da fare…