Il Milan sarà di scena sabato in casa della Fiorentina nell'anticipo di mezzogiorno, l'Inter riceverà la visita della Lazio a San Siro nel tardo pomeriggio.

Il derby di Coppa Italia ha riportato un barlume di sereno in casa Milan, mentre ha aperto ufficialmente la crisi dell'Inter. Rino Gattuso aveva chiesto una prestazione da "finale Mondiale" e i suoi ragazzi in un certo senso lo hanno preso in parola. Il Milan ha dimostrato di avere più 'fame' di vittoria e voglia di andare avanti, rispetto ad un'Inter in evidente affanno di condizione e con un paio di 'casi' (Joao Mario e Brozovic su tutti) che dovranno essere risolti nel mercato di gennaio.

Nel weekend torna il campionato, con due partite fondamentali ma molto difficili per le due milanesi. Il Milan sarà di scena sabato in casa della Fiorentina nell'anticipo di mezzogiorno, l'Inter riceverà la visita della Lazio a San Siro nel tardo pomeriggio. Per entrambe è cruciale non perdere per cercare di restare aggrappati ai rispettivi obiettivi: provare a rientrare in corsa per un posto in Europa nel caso del Milan, tenere il passo di Napoli, Juve e Roma per quanto riguarda l'Inter.

MILAN RITROVATO. "Uniti nelle vittorie e nelle sconfitte. Solo lavorando tutti insieme riusciremo a ottenere grandi risultati come oggi". Così il presidente Li Yonghong ha commentato attraverso il profilo Twitter del club rossonero la vittoria nel derby di Coppa Italia. Il patron del Milan era presente in tribuna a San Siro per la prima volta dopo quattro mesi, una coincidenza che ha spinto Gattuso in conferenza a invitarlo " a restare sempre a Milano".

La vittoria nel derby ha avuto due protagonisti su tutti: il baby Cutrone e Antonio Donnarumma. L'attaccante ha confermato le sue doti di grinta e capacità di entrare subito in partita, oltre che un discreto feeling con il gol. "E' stato il più bello della mia vita", ha esultato alla fine. Viste le condizioni fisiche di Kalinic non perfette e le difficoltà di inserimento di Andre Silva, non è da escludere che sia ancora lui il ''prescelto' di Gattuso per la sfida del Franchi. E in porta chissà che non ci sia di nuovo Antonio Donnarumma, passato dall'essere definito un 'parassita', ingaggiato solo grazie al fratello Gigio, ad autentico eroe nella notte di San Siro. Il maggiore dei fratelli Donnarumma si è preso una bella rivincita anche grazie al Var, che ha annullato una papera che avrebbe forse fatto scrivere oggi tutta un'altra storia.

INTER ARIA DI CRISI. Ben altro clima si respira in casa Inter, dove la terza sconfitta di fila fra campionato e Coppa Italia sta iniziando a far tremare i tifosi, che temono di vedere l'ennesimo crollo della squadra a metà stagione. In testa al campionato e imbattuta fino a due settimane fa con il pareggio in casa della Juve, la squadra di Spalletti ha accusato un improvviso calo di prestazioni e risultati. Dal 5-0 al Chievo ad inizio mese, i nerazzurri hanno segnato un solo gol nelle ultime cinque partite scivolando a -5 in classifica dal Napoli dopo i ko contro Udinese e Sassuolo.

A conferma del momento delicato, oggi al centro sportivo Suning c'era lo stato maggiore al completo con Walter Sabatini, Piero Ausilio e Giovanni Gardini. Proprio la presenza di Sabatini è indicativa del fatto che si sia parlato con Spalletti del mercato di gennaio, con il tecnico che da settimane fa capire che servono rinforzi per restare ai piani alti della classifica. Un messaggio arrivato anche dal primo cittadino di Milano, grande tifoso interista, Giuseppe Sala: "La squadra va rafforzata: la rosa non è ampia, se si vorrà arrivare tra le prime quattro, e mi sembra obbligatorio".

Le difficoltà in zona gol dell'Inter sono figlie proprio di una rosa ristretta, in cui Icardi, Perisic e Candreva hanno tirato la carretta per tutto il girone di andata e ora iniziano a pagare la fatica. Il rischio dell'ennesimo fallimento è dietro l'angolo e non qualificarsi per la Champions League per l'ennesima volta potrebbe avere effetti poco piacevoli in termini di fair play finanziario. La sfida di sabato contro la Lazio riveste quindi una importanza capitale, Spalletti lo sa e per questo ha invitato la squadra a reagire. "Abbiamo perso un po' di fiducia, facciamo le cose con meno coraggio e non riusciamo a sfruttare le nostre qualità", ha detto dopo il ko nel Derby. "In questo momento dobbiamo dare una sterzata dal punto di vista psicologico e caratteriale. Bisogna rendersi conto che serve qualcosa di più", ha concluso. Sabato a San Siro vedremo se queste parole avranno fatto breccia o no nella squadra. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata