I rossoneri si impongono 2-1 a San Siro contro una delle squadre più in forma del campionato e lo fanno in maniera autorevole, con una prestazione anima e cuore

È presto per dire se il successo sulla Lazio rappresenterà la svolta alla stagione del Milan, quel che è certo è che finalmente Gattuso ha più di un motivo per sorridere. I rossoneri si impongono 2-1 a San Siro contro una delle squadre più in forma del campionato e lo fanno in maniera autorevole, con una prestazione anima e cuore ma non solo. I singoli crescono, a cominciare dal pacchetto arretrato, la condizione sembra migliorare di gara in gara e anche sul piano del gioco Bonucci e compagni cominciano a far intravedere qualcosa di interessante. Non è che una conseguenza il primo 'scalpo' in stagione contro una delle squadre che precedono in classifica i rossoneri, che infilano il terzo successo di fila e agganciano momentaneamente la Sampdoria, in campo stasera nel posticipo contro la Roma, al sesto posto.

Si interrompe invece dopo sei risultati utili consecutivi la striscia positiva della Lazio, apparsa stanca nel finale e un po' appannata dopo le fatiche (e i tanti complimenti) di questa settimana. Costretto a rinunciare all'infortunato Immobile, Simone Inzaghi punta sul rientrante Caicedo, che fa coppia in attacco con Luis Alberto. Dietro Bastos vince il ballottaggio con Wallace nella difesa a tre completata da De Vrij e Radu. Ancora panchina per Caceres, mentre a centrocampo sugli esterni rientrano Marusic e Lulic. In mezzo Lucas Leiva, Parolo e Milinkovic. Cambia qualcosa rispetto alla vigilia anche Gattuso: il forfait dell'ultima ora di Kalinic spiana la strada a Cutrone, che ne prende il posto al centro dell'attacco nel tridente composto anche da Suso e Calhanoglu. Confermato per il resto l'undici capace di battere il Cagliari, eccezion fatta per l'inserimento di Antonelli al posto dello squalificato Rodriguez.

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