Squadra di Klopp in vantaggio grazie a due gol dell'egiziano, che non esulta, una rete di Manè e due di Firmino. Giallorossi bloccati. Ma, nel finale si riprendono. Gol di Dzeko e Perotti su rigore

La furia del Faraone si abbatte sulla Roma. Uno scatenato Mohamed Salah con due gol e due assist trascina il Liverpool alla vittoria per 5-2 nell'andata delle semifinali di Champions League, spezzando probabilmente i sogni di finale dei giallorossi. Una prestazione da Pallone d'Oro quella dell'attaccante egiziano, che non ha avuto pietà della sua ex squadra. Due gol nel primo tempo (fanno 43 in stagione fra tutte le competizioni, 10 in Champions) e due assist a cavallo dei due tempi che annichiliscono letteralmente la Roma. Firmino con una doppietta e Manè sono gli altri protagonisti della serata tutta di marca Reds.

La squadra di Di Francesco ha retto per venti minuti (colpendo anche una traversa con Kolarov), poi è stata surclassata dal ritmo infernale imposto dai ragazzi di Klopp. Pressing asfissiante, sovrapposizioni e verticalizzazioni improvvise per gli attaccanti a cui De Rossi e compagni non sono riusciti ad opporsi. Solo il grande carattere ha consentito ai giallorossi nel finale di trovare due gol con Dzeko e Perotti su rigore che quanto meno lasciano aperta una minima speranza. Se contro il Barcellona serviva un'impresa, poi realizzata, questa volta solo un miracolo potrebbe portare la Roma a Kiev.

Nel ritorno fra sette giorni servirà tutta la spinta degli ottantamila spettatori dell'Olimpico per spingere i ragazzi di Di Francesco a scrivere un'altra pagina di storia del calcio.

Nella bolgia di Anfield, Di Francesco conferma il modulo vincente contro il Barcellona: in difesa davanti ad Alison ci sono Fazio, Manolas e Juan Jesus. A metà campo Florenzi, De Rossi, Strootman e Kolarov. In avanti Ünder e Nainggolan alle spalle di Dzeko. Una scelta che non si rivelerà vincente. Nel Liverpool, Klopp conferma il suo tridente delle meraviglie con Salah, Firmino e Mané. A centrocampo l'esperto Milner preferito a Wijnaldum. Prima della gara, segnalati scontri fra le tifoserie per le strade della città con un sostenitore del Liverpool rimasto ferito.

Come prevedibile il Liverpool parte subito con il piede premuto sull'acceleratore, ma la Roma non si fa impressionare e risponde con personalità. Reds pericolosi in avvio con Salah, poi con Firmino che da posizione defilata calcia a lato a pochi passi da Alisson, quindi con un destro dalla distanza di Oxlade-Chamberlain, costretto poi ad uscire per infortunio e a lasciare il campo a Wijnaldum. La replica della Roma, prima con un sinistro dal limite di Strootman bloccato da Karius e poi con un missile mancino di Kolarov che Karius smanaccia malamente contro la traversa. Scampato il pericolo, la squadra di Klopp capisce che lasciare troppi spazi alla Roma può risultare fatale e per questo allenta per qualche minuto il ritmo.

E infatti le occasione migliori per i Reds arrivano in contropiede, sempre con Manè che per due volte a cavallo della mezzora fallisce la conclusione da ottima posizione. La Roma inizia a sbandare, un attento Alisson dice di no prima a Salah e poi a Firmino. Il Faraone però al 35' non perdona e con un sinistro telecomandato all'incrocio dei pali firma l'1-0 senza esultare. Passano due minuti e i Reds sfiorano anche il raddoppio con un colpo di testa di Lovren, su calcio d'angolo, che si stampa sulla traversa. E' poi Wijnaldum ad impegnare ancora Alisson in quello che inizia diventare un vero e proprio monologo della squadra di Klopp. Inevitabile, prima dell'intervallo, arriva anche il 2-0 del Liverpool firmato ancora dal micidiale Salah con un delizioso pallonetto a scavalcare Alisson in uscita, dopo una splendida verticalizzazione di Firmino.

Nell'intervallo Di Francesco inserisce Schick al posto di un impalpabile Under, ma l'inerzia della partita non cambia perchè è sempre il Liverpool a premere sull'acceleratore. La Roma fatica a costruire gioco, perdendo spesso il pallone di fronte al pressing asfissiante dei Reds. Così al 55' ancora quel satanasso di Salah se ne va sulla destra, forse partendo in posizione di offside, e serve a Manè un assist al bacio che l'attaccante senegalese trasforma nel 3-0. La furia dei Reds continua ad abbattersi sulla squadra di Di Francesco, incapace di reagire e letteralmente in balia degli avversari. Al 60' il Liverpool cala il poker firmato da Firmino, su assist ancora dello scatenato Salah. Il brasiliano si ripete poco dopo con un colpo di testa su calcio d'angolo per il 5-0 Reds. Klopp concede la meritata standing ovation al Faraone, protagonista indiscusso della serata, al suo posto Ings.

Ferita nell'orgoglio la Roma abbozza una reazione, rendendosi pericolosa prima due volte con Schick e poi accorciando le distanze con Dzeko e Perotti su rigore approfittando di un attimo di rilassamento dei padroni di casa. E' proprio dal quarto d'ora finale in cui la Roma ha messo in seria difficoltà il Liverpool, che si dovrà ripartire fra sette giorni.

LIVERPOOL – ROMA 5-2

RETI: 36' e 46' Salah (L), 55' Manè (L), 60' e 68' Firmino (L), 80' Dzeko (R), 85' rig. Perotti (R).

LIVERPOOL: Karius; Alexander-Arnold, Lovren, van Dijk, Robertson; Milner, Henderson, Oxlade-Chamberlain (17' Wijnaldum); Salah (75' Ings), Firmino (92' Klavan), Mané. A disp.: Mignolet, Moreno, Clyne, Solanke. All.: Klopp.

ROMA: Alisson; Fazio, Manolas, Juan Jesus (67' Perotti); Florenzi, De Rossi (66' Gonalons), Strootman, Kolarov; Ünder (46' Schick), Nainggolan; Dzeko. A disp.: Skorupski, Bruno Peres, Pellegrini, El Shaarawy. All.: Di Francesco.

Arbitro: Brych.

NOTE: ammoniti Juan Jesus (R), Alexander-Arnold (L), Lovren (L), Milner (L), Henderson (L), Fazio (L).

 

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