Colpito con una cintura. "Avvertita la famiglia". La società giallorossa condanna gli incidenti. La Uefa minaccia punizioni
La polizia di Merseyside ha confermato l'arresto di due tifosi della Roma, di 20 e 29 anni, con l'accusa di tentato omicidio, dopo che Sean Cox, un tifoso del Liverpool di 53 anni, è stato gravemente ferito prima della partita di Champions League tra Liverpool e Roma. Lo hanno confermato le forze dell'ordine britanniche in una nota. La vittima, di origini irlandesi, ha subito un grave trauma cranico. È stato portato al Centro neurologico di Walton, dove si parla di gravi lesioni cerebrali.
Gli incidenti sono scoppiati circa un'ora prima dell'inizio della partita nei pressi dello stadio di Anfield Road, quando un gruppo di tifosi della Roma, che non erano vestiti con i colori del loro club, si è precipitato verso l'Albert Pub armati di cinture e martelli. "La vittima era a Liverpool con il fratello per vedere la partita ed è stato aggredito durante uno scontro tra tifosi circa alle 19.35", ha precisato l'ispettore di polizia Paul Speight. "Testimoni hanno detto che la vittima è stata colpita da una cintura prima di crollare a terra", ha aggiunto. In totale – riferisce la stampa britannica – la polizia ha fermato nove uomini per reati vari, fra cui possesso di armi offensive, possesso di droghe leggere, atti vandalici e ubriachezza. Cinque di loro sono italiani: oltre i due accusati di tentato omicidio ci sono anche due ragazzi di 28 e uno di 38 anni.
Dall'Irlanda è arrivata la moglie di Cox, mentre i due figli grandi sono rimasti a casa in attesa di notizie. L'uomo, descritto come un 'cardine' della sua comunità da un consigliere locale, è un ex presidente del St Peter's, locale squadra della Gaelic Athletic Association (GAA) a Dunboyne, nella contea di Meath. "Speriamo tutti che Sean riceva le cure mediche di cui ha bisogno e che faccia una piena e rapida guarigione. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con Sean e la sua famiglia", si legge in un comunicato stampa del club.
Sul caso è intervenuta la Uefa "profondamente scioccata dal vile attacco che ha preceduto la partita". La nota prosegue: "Il nostro pensiero è con la vittima e la sua famiglia. Gli autori di questo attacco ignobile non hanno posto nel calcio e crediamo che saranno trattati con la massima severità dalle autorità". La Uefa ha concluso dicendo di "restare in attesa di ricevere i rapporti completi prima di decidere sulle potenziali accuse disciplinari".
Anche la Roma ha condannato "nella maniera più dura possibile l'aberrante comportamento di una ristretta minoranza di tifosi in trasferta che, coinvolti negli scontri con i sostenitori del Liverpool nel prepartita, hanno arrecato vergogna al Club e alla stragrande maggioranza dei romanisti che hanno avuto una condotta esemplare ad Anfield. Non c'è posto per comportamenti così vili nel mondo del calcio. Il Club ha offerto la propria collaborazione al Liverpool FC, alla Uefa e alle autorità. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolti al tifoso del Liverpool ricoverato in ospedale e alla sua famiglia".
Il Liverpool ha comunicato che "continuerà a lavorare a stretto contatto con le autorità competenti per stabilire una comprensione dei fatti, a seguito di un grave e inquietante incidente avvenuto ad Anfield la scorsa notte, che ha lasciato un uomo di 53 anni in condizioni critiche in ospedale – si legge sul proprio sito internet – La prima priorità del club è la sicurezza di tutti i tifosi che partecipano alle partite. I tifosi che assistono a una partita non dovrebbero mai essere sottoposti a un ambiente di violenza o ad attacchi". Il Liverpool ha poi ringraziato "i servizi di emergenza e i membri della sua stessa base di tifosi che hanno subito prestato le prime cure alla vittima". Il club ha infine ricordato "a chiunque abbia informazioni rilevanti di aiutere la polizia del Merseyside a prendere contatto attraverso i canali indicati dal corpo di polizia".
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