I tedeschi attaccano e sbagliano molto. Gli uomini di Zidane trionfano col cinismo e i gol dei difensori. Ipoteca sulla finale
Il Bayern gioca e spreca. Il Real Madrid incassa sornione e piazza l'uno-due decisivo a cavallo tra il primo e secondo tempo. I blancos passano 2-1 all'Allianz Arena e mettono una seria ipoteca sulla finale di Champions League in vista del ritorno in programma tra meno di una settimana al Bernabeu.
Nella serata in cui steccano i grandi bomber (Ronaldo da un lato e Lewandowski dall'altro) a rubare le prime pagine in copertina sono Marcelo e Asensio, due giocatori spesso decisivi in Europa. Il primo con un diagonale chirurgico riequilibra un match diventato complicato per i campioni in carica dopo il vantaggio poco prima della mezz'ora firmato da un altro terzino, Kimmich, protagonista di una cavalcata vincente culminata con l'errore di Navas. Il secondo invece, entrato in avvio ripresa, piazza il sorpasso in contropiede dopo una decina di minuti avvicinando sensibilmente gli spagnoli all'atto finale di Kiev. Anche perché dalla parte opposta i tedeschi sprecano di tutto e di più, con una lista di rimpianti lunga così. E a Madrid si troveranno a far fronte alle probabilissime assenze di Robben e Boateng, usciti per infortunio nel corso del primo tempo. Due pedine fondamentali impossibili da rimpiazzare.
Jupp Heynckes, costretto a rinunciare a Vidal, disegna un 4-1-4-1 con Javi Martinez schermo davanti alla difesa mentre a centrocampo Muller, James Rodriguez, Ribery e Robben hanno licenza di inventare per l'unica punta Lewandowski. Dalla parte opposta invece scelte pesanti per Zinedine Zidane, che manda in panchina sia Bale che Benzema, promuovendo dal primo minuto Vazquez accanto a Cristiano Ronaldo con Isco nelle vesti di rifinitore. Nessuna sorpresa invece a centrocampo e in difesa, con Sergio Ramos che rientra dalla squalifica e fa coppia al centro con Varane.
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