La Juve è ancora viva. Come e anche più di un'Araba Fenice, la squadra di Allegri risorge due volte dalla sue ceneri: prima dal contraccolpo psicologico della sconfitta interna contro il Napoli e la settimana di passione che ne è seguita, poi da un Derby d'Italia che a 4 minuti dalla fine sembrava aver perso e che invece è riuscita a vincere grazie all'orgoglio e alla classe dei suoi campioni.
Una partita incredibile, vinta dai bianconeri per 3-2 dopo essere andati in vantaggio con Douglas Costa per 1-0 con un uomo in più ed essersi fatti rimontare da una grande Inter. Sì, perché la squadra di Spalletti esce a testa alta da questa partita, giocata in dieci per l'espulsione di Vecino con il VAR per oltre 75' e capace di passare con il solito Icardi (26esimo centro stagionale, l'ottavo contro i bianconeri) e un autogol di Barzagli. Ma prima Cuadrado e poi Higuain nel giro di due minuti trovano le due zampate che tengono vive le speranze dei bianconeri di portare a casa uno storico settimo scudetto consecutivo.
Ora la palla passa al Napoli, chiamato domani a vincere in casa della Fiorentina per tornare a -1 e a rimettere pressione a Buffon e compagni. Nella corsa Champions, invece, l'Inter scivola a -4 dalla Roma e domani potrebbe ritrovati con lo stesso svantaggio anche dalla Lazio. Per i nerazzurri la strada che porta all'Europa che conta si fa davvero in salita.