A Ekaterinenburg vincono i nordici con un gol di Forsberg (complice una deviazione). Nei quarti avranno una tra Inghilterra e Colombia
Una rete di Forsberg e la Svezia vola ai quarti di finale del Mondiale, facendo sognare un popolo intero sulle orme dello storico terzo posto a Usa 1994. Gli scandinavi superano 1-0 la Svizzera al termine di una gara bloccata, con pochi sussulti, risolta dal giocatore con più classe complice la decisiva deviazione di Akanji. Il successo dell'undici di Andersson parte però da lontano: la squadra gialloblù ha mostrato ancora una volta una grande organizzazione tattica in campo (pagata a caro prezzo anche dall'Italia), concedendo pochissimo all'avversario e dimostrando che il primo posto del girone con la Germania non era stato affatto un fuoco di paglia.
Una vittoria ottenuta con merito, perché nel primo tempo la Svizzera aveva già rischiato di andar sotto (parata super di Sommer su Berg e gol divorato da Ekdal) e nella ripresa non è riuscita ad arginare il muro svedese, nonostante il forcing finale. Gli elvetici si fermano così ancora una volta agli ottavi come nel 1994, 2006 e 2014.
Petkovic opta per una mini rivoluzione, soprattutto in difesa, dove Djourou e Lang sostituiscono gli squalificati Schar e Lichtsteiner. Sulla tre quarti Zuber viene preferito a Embolo, mentre l'unica punta è Drmic, che dopo la rete con la Costa Rica vince il ballottaggio con Gavranovic e Seferovic. Dalla parte opposta una sola variazione nel consueto 4-4-2 schierato da Andersson, con Svensson che prende il posto di Larsson, out per squalifica.
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