È la sanzione che il Tribunale Federale Nazionale ha comminato al club ducale per la vicenda dei messaggi sospetti precedenti la gara con la Spezia
Serie A salva, ma con un fardello di cinque punti di penalizzazione. Il Tribunale federale nazionale ha deciso la sanzione per il Parma per il caso dei messaggi inviati da Emanuele Calaiò ad un giocatore dello Spezia, Filippo De Col, prima della sfida dello scorso 19 maggio valida per l'ultima giornata dello scorso campionato di Serie B. Il club può tirare un mezzo sospiro di sollievo: sarà regolarmente ai nastri di partenza del massimo campionato ma partirà da -5.
L'attaccante, invece, dovrà scontare una squalifica di due anni oltre al pagamento di 20mila euro di ammenda. Uno stop che mette a rischio il proseguo della carriera del 36enne giocatore, che al processo sportivo si era difeso parlando di "messaggi innocui, stupidi e scherzosi". La Procura aveva chiesto per il Parma due punti di penalizzazione da scontare nella stagione 2017/2018, che avrebbe significato in pratica 'ritorno' nel torneo cadetto a vantaggio del Palermo o, in alternativa, sei punti di penalizzazione per la stagione alle porte mantenendo la permanenza nel massimo campionato. Per Calaiò la richiesta era di 4 anni di squalifica e 50mila euro di multa.
Il Tribunale ha chiarito di ritenere "provato che Calaiò, nell'inviare all'ex compagno De Col i messaggi in questione, abbia posto in essere il tentativo di illecito". Immediata la replica del Parma, che "prende atto con enorme amarezza della sentenza". Il club ritiene "abnorme la condanna" decisa per Calaiò "rispetto ai fatti all'origine del deferimento e iniqua, illogica ed in contrasto con la recente giurisprudenza sportiva la pesantissima penalizzazione per responsabilità oggettiva inflitta alla nostra società". Il Parma confida "che la totale estraneità del club ad ogni comportamento meno che lecito venga riconosciuta già dalla Corte Federale di Appello, a cui ricorreremo in tempi brevissimi, nell'auspicio di trovare giustizia".
Esprime tutta la delusione anche il direttore sportivo dei ducali Daniele Faggiano: "La vittoria del campionato non me l'hanno fatta godere. Ho sofferto tanto e non è stato facile per e digerire questa sentenza, per me che vivo il calcio con passione". "Non so se faremo ricorso, di queste cose se ne occupa la società", ha aggiunto. "So però che questa situazione ci compatterà ancora di più e saremo agguerriti, contro tutti".
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