E' il 21° presidente della storia della Beneamata e prende il posto di Erick Thohir
Giovane, ambizioso e cosmopolita, come scolpito nel dna delle nuove generazioni. Da oggi c'è un millennial alla guida dell'Inter: dopo due anni di apprendistato, Steven Zhang è il nuovo numero uno dei nerazzurri. I suoi 26 anni lo rendono il più giovane presidente in Italia e in Europa ("Una responsabilità importante, ma non credo che l'età possa essere un problema"), ma le idee sono chiarissime: portare il club nerazzurro in cima al mondo. Zhang, figlio del proprietario Jindong Zhang, è il 21° presidente della storia della Beneamata e prende il posto di Erick Thohir. L'ufficializzazione è arrivata inizialmente via social, ovviamente, con un suggestivo video che vedeva il neo presidente attraversare alcune delle zona più importanti di Milano e poi nell'assemblea degli azionisti che ha approvato il bilancio: i ricavi sono progressivamente aumentati e nel 2018 sono stati pari a 347 milioni, con un aumento del 9% rispetto all'anno precedente e del 45% rispetto all'anno prima. Al tempo stesso, il club è riuscito a contenere le perdite e a controllare i costi.
Ma al di là dei numeri, i riflettori erano tutti posati su Zhang jr, riconosciuto come uno dei giovani uomini d'affari più influenti della Cina e che è stato inserito nell'elenco '40 Under 40' della rivista Fortune China negli ultimi due anni. Per i nerazzurri indubbiamente l'inizio di una nuova era, proiettata in un futuro dove gli interessi commerciali varcano necessariamente i confini nazionali, espandendosi verso i nuovi mercati. Un futuro che i tifosi, beninteso, si augurano pieno di soddisfazioni. "Abbiamo deciso di investire in Inter con l'obiettivo di riportare il club tra i più importanti al mondo", ha spiegato Zhang nella conferenza stampa seguita all'assemblea. "Il nostro impegno dev'essere di costruire una squadra vincente e impiegheremo tutte le risorse necessarie. Indipendentemente dal mercato, i tifosi possono essere sicuri del fatto che il gruppo Suning coglierà ogni occasione possibile per aggiungere altri titoli al nostro palmares".
Zhang si è detto "orgoglioso di guidare il club in nuova era. Sento la responsabilità di soddisfare le attese dei tifosi. Per garantire i successi non punteremo solo a rafforzare la squadra, ma anche a far crescere i nostri talenti, migliorando le nostre infrastrutture. Vogliamo essere il club più forte sul campo e fuori dal campo", ha sottolineato il neo presidente. "Ci rinforzeremo nel quadro dirigenziale. La squadra fuori al campo dovrà essere professionale come quella dentro il campo". Inevitabile che al neo presidente venisse chiesto dei rumors riguardanti l'arrivo dell'ex ad bianconero Beppe Marotta. "Non ci sono stati contatti e non c'è alcun accordo", ha chiarito Zhang. "L'Inter viene accostata a tanti manager e giocatori, e di questo sono felice. Significa che le persone pensano che siamo i migliori con cui lavorare". E' seguita una precisazione che sa di spiraglio aperto: "I migliori nel loro settore li vorrei tutti. Non so cosa potrà succedere nel futuro".
E a proposito di Juventus, Zhang si è detto sicuro che già "quest'anno il gap si sta riducendo rispetto all'anno scorso e si ridurrà ancora nella prossima stagione. Alzeremo il nostro livello. I nostri giocatori sono i migliori e credo in loro, sono convinto che abbiamo la capacità per battere la Juve. Non è facile vincere e non è solo questione di fortuna, si lavora tantissimo per ottenere i risultati. Loro ci hanno messo 10 anni, noi speriamo di metterci di meno". Anche se, ha precisato, "il nostro è un progetto a lungo termine. Faremo quanto possibile per rendere la squadra vincente. Se mi chiedete quando vinceremo il prossimo scudetto o la prossima coppa, non posso indicare un tempo preciso. Oggi, parliamo di step che metteremo in atto nei prossimi 3-5 anni. Personalmente mi piacerebbe ci riuscissimo già l'anno prossimo". In ogni caso "conoscendo il tecnico e i giocatori penso che la nostra squadra sia forte. Hanno personalità e talento, come i dirigenti che lavorano con me. Non ci vorrà molto per tornare a vincere, è un qualcosa che i tifosi potranno aspettarsi nel prossimo futuro".
Entrando nel capitolo stadio, il neo presidente ha messo in chiaro che "la prima scelta e la migliore finanziariamente è restare a San Siro. Sarebbe meglio condividere uno stadio perché condivideremmo i costi operativi. Ma non posso aspettare per sempre, per rinnovarlo", ha aggiunto. "Il Milan e il Comune di Milano devono allinearsi con noi per completare il lavoro prima possibile. Se non possono farlo dovremo considerare un'altra soluzione". Sul tema è intervenuto anche l'ad Alessandro Antonello, informando che "riprenderemo presto i contatti con il Milan. E' necessario l'ammodernamento o un nuovo impianto, non possiamo più rimandare e dopo il cambio di proprietà nel Milan penso ci siano le condizioni corrette. Daremo un'accelerata al piano". E sempre sul tema delle infrastrutture, il dirigente nerazzurro ha spiegato che il Centro Sportivo Suning verrà ulteriormente ampliato, probabilmente in estate".
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