I bianconeri non possono permettersi di perdere altri punti per strada. E si prepara alla sfida in Champions contro lo United, con uno sguardo al Barça

La Juve vola in campionato e domina in Champions. In tutto sono dodici vittorie ed un pareggio in tredici partite: un ruolino di marcia impressionante. Inevitabile che i favori dei pronostici accompagnino i campioni d'Italia anche in Europa, tanto più dopo una campagna acquisti che ha visto la Juve imporsi come la regina su scala internazionale a cominciare dal colpo gobbo Cristiano Ronaldo. E allora, più la Juve viene data per già vincitrice dello scudetto o per favorita numero uno per la Champions, più Massimiliano Allegri predica prudenza e sposta la pressione sugli avversari.

È successo anche nella conferenza stampa di presentazione di Juventus-Cagliari, il tecnico si è dilungato per oltre venti minuti senza regalare nemmeno un passaggio a vuoto agli avversari. A cominciare proprio dai sardi, per rilanciare la lotta scudetto che riguarda anche Napoli e Inter: "Non possiamo permetterci di lasciare altri punti per strada, perché ci sono anche Inter e Napoli che vanno forte. Il Cagliari poi è una squadra molto pericolosa con un giocatore come Pavoletti che sa fare male nel gioco aereo". Anzi, Allegri alza ulteriormente l'asticella: "Abbiamo creato di più dell'anno scorso ma in proporzione abbiamo segnato di meno. Poi stiamo facendo troppo poco sulle palle inattive, domani dobbiamo vincere grazie alle situazioni da palla inattiva. E stiamo subendo troppi gol, 7 in 10 giornate sono troppi, in proiezione sono quasi 30 e sfondato quel muro difficilmente si vincono gli scudetti".

Gioca in difesa, a parole, in campionato. Va addirittura in contropiede a proposito della Champions: "Abbiamo l'obiettivo di fare bene ma non siamo noi i favoriti. La favorita per la Champions è il Barcellona. Perché? Perché vedo come gioca”. A proposito di Champions, mercoledì arriva lo United di Paul Pogba: "Ma di giocatori di altre squadre non posso e non voglio parlare. Di Paul posso dire che ha ancora grandi margini di miglioramento. Se mi aspetto una standing ovation dello Stadium? No, devono farla ai nostri giocatori non a quelli degli altri".

Insomma, niente Ronaldo-bis. O per meglio dire, è preferibile pensare all'originale che anche contro i sardi sarà un punto fermo della formazione bianconera: l'unico sempre presente in campionato fin qui. La Juve anti-Cagliari infatti ripartirà da CR7 e da uno tra Dybala e Mandzukic in attacco, riproponendo magari un centrocampo a quattro con Pjanic e Matuidi sicuri di un posto, mentre Bentancur, Douglas Costa e Cuadrado di contenderanno le altre due maglie. In difesa poi via libera a Szczesny in porta, Cancelo, Bonucci, Benatia e De Sciglio.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata