Per giovedì sera sono 19 i rossoneri convocati per la sfida contro il Real Betis. Senza lo squalificato Castillejo, ci sono discrete speranze di schierare Higuain domenica sera a San Siro contro la Juventus

La sconfitta di San Siro brucia ancora. In Milan-Betis, la squadra di Gattuso era scesa in campo ancora frastornata dal gol di Icardi. La partita di ritorno di giovedì arriva invece dopo 3 vittorie consecutive in campionato. Non c'è in ogni caso solo il conto da regolare con gli spagnoli di Quique Setien, sull'agenda di Milanello e di Casa Milan. Resta infatti da stabilire se Higuain e Calabria, si spera più in loro che in Bonaventura, riusciranno a recuperare per la Juventus. Ma c'è anche da specificare che non hanno nessuna consistenza le voci su Arsene Wenger e che il ricorso del Club potrebbe servire anche a chiarire quanto accaduto in campo fra l'arbitro di Milan-Chievo Primavera e i giovani rossoneri, prima della reazione di Andrea Conti e di Paolo Maldini che ha portato alla squalifica del giocatore e all'inibizione del dirigente.

Ok Chalanoglu. Non altrettanto per Higuain, Calabria e Bonaventura. Sono queste le notizie principali che si ricavano dalla lista dei convocati diramata da Rino Gattuso al termine dell'allenamento di rifinitura che si è svolto a Milanello. Sono 19 i rossoneri convocati per Real Betis-Milan, quarta giornata del girone di Europa League (Gruppo F) in programma giovedì 8 alle 21.00 all'Estadio Benito Villamarín di Siviglia. La lista completa comprende i portieri Antonio e Gigio Donnarumma, Reina; i difensori Abate, Laxalt, Musacchio, Rodriguez, Romagnoli e Zapata; i centrocampisti Bakayoko, Bertolacci, Kessie, Mauri e Montolivo; gli attaccanti Borini, Calhanoglu, Cutrone, Halilovic e Suso. La formazione iniziale dovrebbe prevedere, oltre a Reina, protagonista con Gattuso della conferenza stampa della vigilia a Siviglia, Abate e Rodriguez sugli esterni, Zapata e Musacchio al centro della difesa, con il quartetto Suso-Kessie-Bakayoko-Laxalt e l'inedita coppia di punta Calhanoglu-Cutrone.

In Spagna senza lo squalificato Castillejo espulso nel finale arroventato della gara d'andata, il Milan continua ad avere discrete speranze di schierare Higuain domenica sera a San Siro contro la Juventus. Gara che vedrà Rino Gattuso per la prima volta a San Siro contro Massimiliano Allegri. Ma la testa di 'Ringhio' ora è solo all'impegno di giovedì: "Abbiamo perso giocatori importanti ma c'e una ottima atmosfera. Dobbiamo fare una grandissima partita contro una squadra che gioca un ottimo calcio ed essere bravi in entrambe le fasi", ha detto in conferenza stampa. "Ci vorrà grande intensità e non dovremo dare loro possibilità di palleggio. Alla Juve penseremo dopo". Sul conto del tecnico milanista, gli umori della società sono stati molto chiari fin da inizio settimana, rispetto ai rumors di France Football poi rilanciati anche in Inghilterra: la pista Wenger non ha alcun senso. Last but not least è arrivato anche lo stesso ex guru dei Gunners, visto che il francese ha definito queste indiscrezioni come "fake news" ai microfoni del Daily Express. Non è la prima voce con la quale è chiamato a convivere Rino Gattuso, sempre pronto a riscattarsi e sempre deciso a risalire la china di ogni risultato come accaduto dopo le sconfitte contro Inter e Betis.

A Siviglia, non si è unito al volo con i compagni di squadra Andrea Conti. Per un solo e semplice motivo, che vale la pena ricordare: l'ex atalantino non fa parte della lista Uefa Europa League 2018-19 del Milan. Era stata una decisione condivisa con il ragazzo, ancora alle prese con la rieducazione al momento della consegna dell'elenco dei giocatori all'Uefa. Nulla a che vedere quindi con quanto accaduto venerdì scorso a Varese, quando al termine della sfida Primavera di campionato fra Milan e Chievo l'esterno rossonero ha avuto una reazione da squalifica nei confronti del direttore di gara. Una vicenda che ha coinvolto nelle proteste anche Paolo Maldini. Ma che è destinata ad avere uno strascico, visto che il Milan ha scelto di fare ricorso. Nel pieno rispetto delle istituzioni arbitrali, il Milan vuole fornire tutti i chiarimenti in proprio possesso agli organi giudicanti circa il rapporto instaurato dal direttore di gara nei confronti dei giocatori durante la partita. Le proteste di fine Milan-Chievo non si riferiscono assolutamente al rigore concesso dall'arbitro ai giovani clivensi ma ad altri tipi di atteggiamenti riscontrati sul campo.

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