Cr7, Boateng, Beppe Sala, Luigi De magistris e il governatore della Campania De Luca: sui social messaggi per il difensore franco-senegalese, bersaglio di cori razzisti da parte dei tifosi dell'Inter. Il sindaco di Napoli, De Magistris: "Poteva mai essere sospesa la partita in un Paesen che vede nel Governo un ministro dell'Interno che cantava qualche anno fa contro i napoletani"
Dal mondo del calcio a quello della politica. Il giorno dopo Inter-Napoli, in molti hanno voluto esprimere la loro solidarietà al calciatore Kalidou Koulibaly, bersaglio di cori razzisti da parte dei tifosi nerazzurri durante la partita disputata allo stadio San Siro. "Nel mondo e nel calcio ci vorrebberro sempre educazione e rispetto. No al razzismo e a qualunque offesa e discriminazione!", è il messaggio lasciato su Instagram da Cristiano Ronaldo che ha postato una sua foto che lo ritrae in azione proprio contro Kalidou Koulibaly.
Dalla parte del difensore azzurro anche l'attaccante del Sassuolo Kevin-Prince Boateng: "Io sono, voi siete e noi siamo tutti Koulibaly", ha scritto sul social network postando, anche lui, una immagine del giocatore del Napoli con gli hashtag #notoracism ed #enoughisenough.
Anche l'As Roma si è schierata al fianco del calciatore del Napoli: "Non c'è posto per il razzismo, né dentro né fuori dal mondo del calcio", ha scritto la società sul suo profilo Twitter.
A chiedere scusa al giocatore franco-senegalese è stato il sindaco di Milano, Beppe Sala: "Ieri sera sono andato allo stadio, seguendo quella passione che mi ha trasmesso mio papà, come credo sia per tanti tifosi. E quando vado a gioire e soffrire per i colori del mio cuore confesso che spesso penso a lui, a quando andavamo insieme a San Siro. Ho preso freddo, mi sono agitato, ho esultato per la vittoria dell'Inter. Ma sono tornato a casa avvilito – ha scritto su Facebook – L'Inter FC farà quel che ritiene. A me piacerebbe che a Empoli la fascia da capitano la portasse Asamoah. Nel frattempo chiedo scusa a Kalidou Koulibaly, a nome mio e della Milano sana che vuol testimoniare che si può sentirsi fratelli nonostante i tempi difficili in cui viviamo. Quei buu a Koulibaly sono stati una vergogna. Un atto vergognoso nei confronti di un atleta serio come lui, che porta con fierezza il colore della sua pelle. E anche, pur in misura minore, nei confronti di tante persone che vanno allo stadio per tifare e per stare con gli amici. Non mi piace, per mia natura, pensare a cosa devono fare gli altri per risolvere i problemi della società in cui viviamo. Preferisco sempre partire da cosa devo fare io. E in questo caso farò una cosa molto semplice", si legge ancora nel post del primo cittadino, che assicura di continuare "ad andare a vedere l'Inter, ma ai primi buu farò un piccolo gesto, mi alzerò e me ne andrò. Lo farò per me, consapevole del fatto che a chi ulula contro un atleta nero non fregherà niente di me. Ma lo farò".
Solidarietà a Koulibaly anche dal governatore della Campania, Vinenzo De Luca: "Ferma condanna per ogni forma di violenza dentro e fuori lo stadio, e piena solidarietà a Koulibaly, un grande campione, esempio di correttezza in campo e di dignità umana".
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