Martelli, un cacciavite e persino un piccolo machete. Sono gli oggetti ritrovati in via Novara, a due passi da San Siro, dove mercoledì sera gli scontri tra tifosi nerazzurri e partenopei hanno interessato il prepartita di Inter-Napoli, finita 1-0 per la squadra di Spalletti. Un tifoso dei meneghini, Daniele Berardinelli, 35 anni di Varese, con già un Daspo in passato, è stato investito da un suv ed è deceduto all'ospedale San Carlo, dove era stato ricoverato in codice rosso per le ferite riportate. Il questore di Milano, Marcello Cardona, in conferenza stampa il giorno dopo la partita, parla di un agguato dei tifosi interisti (aiutati da quelli del Varese e da un gruppo di francesi del Nizza) contro i napoletani. "Il fatto è gravissimo. Mi sono sentito con il capo della polizia Franco Gabrielli e il procuratore capo di Milano, dottor Francesco Greco. Richiederò in via d'urgenza di vietare le trasferte dell'Inter fino alla fine del campionato". Non solo. Il questore ha chiesto anche l'immediata chiusura della curva dell'Inter per cinque giornate. "È una situazione tragica è inaccettabile", ha detto il questore. "Non si può morire per una partita di calcio. A inizio anno convocherò al Viminale i responsabili di tifoserie e società di serie A e B, affinché gli stadi e i dintorni tornino a essere un luogo di divertimento e non di violenza", ha annunciato il ministro dell'Interno, Matteo Salvini.

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