Il presidente dei blucerchiati: "La tragedia della morte di Berardinelli? Il calcio è spettacolo e bisogna andare avanti, non si può darla vinta ai facinorosi"
"Sono sempre stato un capellone, ma se vinciamo mi taglio tutti i capelli. Mi faccio un'acconciatura come quella di Nainggolan!". È questo il fioretto del presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, in vista della gara di campionato con la Juventus all'Allianz Stadium.
Le parole del presidente dei blucerchiati arrivano a poche ore dalla decisione della guardia di finanza di annullare in parte il provvedimento di sequestro dei beni nei suoi confronti, dopo che un mese fa gli erano stati sottratti 2,6 milioni di euro. "Il dissequestro dei beni da parte del tribunale del riesame di Roma è per me una vittoria parziale, aspetto i dispositivi contenenti le motivazioni – ha poi aggiunto Ferrero ai microfoni di Rai Radio 1 Sport -. Non ho nessuna intenzione di cedere la Sampdoria, anzi ho deciso di convocare un CdA completamente nuovo per dare un segnale, per far vedere che la Samp è la mia vita e voglio rilanciarla".
In merito alla decisione di non fermare il campionato dopo la morte di Berardinelli, Ferrero ha spiegato che "il calcio è spettacolo e anche di fronte alle tragedie bisogna andare avanti. Non si può darla vinta ai facinorosi, andrebbero arrestati. Bisognerebbe autorizzare gli steward come agenti di sicurezza e attrezzare gli stadi con delle celle dove chiudere chi crea disordine e violenza negli stadi – ha concluso -. Quagliarella? Per me è un vero e proprio highlander, abbiamo un ottimo rapporto e c'è grande stima".
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