L'ex presidente è indagato per falso in bilancio. Venerdì a Nyon l'incontro con l'Uefa per sbloccare il mercato di gennaio

Pronta la richiesta di rogatoria della procura di Milano per la Cina, relativa ai flussi di denaro versati da Yonghong Li per l’acquisto del Milan. L’indagine per presunto falso in bilancio sull’ex presidente era nata l'anno scorso, con il rapporto depositato dalla guardia di finanza con dentro tre segnalazioni di operazioni sospette.

L’obiettivo di inquirenti e investigatori è quello di chiarire da dove provengono i soldi utilizzati da Li per l’acquisto del club rossonero. Nel mirino ci sarebbero anche alcuni conti in banche di Hong Kong e Macao. La richiesta di assistenza giudiziaria internazionale, scritta dal pm Paolo Storati, è ora sul tavolo del procuratore aggiunto Fabio De Pasquale.

Venerdì l'incontro con l'Uefa – Intanto venerdì è in programma l'incontro tra la dirigenza milanista e la Uefa a Nyon (Francia). La società ritiene ingiusta la sentenza della Camera giudicante, che la obbliga al pareggio di bilancio entro il 30 giugno 2011, a non poter portare più di 21 giocatori in rosa per le competizioni europee e a 12 milioni di premi trattenuti dall'Europa League. Il neo ad Ivan Gazidis proverà così a convincere i dirigenti europei dato che l'intenzione di Elliott, attuale proprietario del Milan, è quella di poter investire nel mercato di gennaio

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