Nelle ultime sette edizioni i bianconeri hanno trionfato tre volte, ma tre è stato anche il numero delle sconfitte

È scattata nel primo pomeriggio di lunedì dall'aeroporto di Caselle l'operazione Supercoppa della Juventus. Ronaldo e compagni sono atterrati a Jeddah, sede della sfida che mercoledì li vedrà affrontare il Milan in una sfida che, sulla carta, vede favorita la Signora macina record. Massimiliano Allegri però non si fida: del resto, il trofeo già messo sette volte in bacheca dai bianconeri (stesso bottino per i rossoneri) e ospitato per la prima volta in Arabia Saudita non ha lesinato amarezze ai campioni d'Italia. Nelle ultime sette edizioni la Juventus ha trionfato tre volte, ma tre è stato anche il numero delle sconfitte. L'ultima lo scorso anno, all'Olimpico, per mano della Lazio. Nel 2016 era stato proprio il Milan, prossimo avversario, a fare lo scherzetto imponendosi ai calci di rigore.

Il ritmo da montagne russe della formazione di Gattuso opposto alla marcia trionfale degli uomini di di Allegri, formazioni separate da ben 22 lunghezze in campionato, potrebbero ispirare un canovaccio privo di colpi di scena, come del resto ipotizzano gli scommettitori che stanno puntando in massa sul lieto fine bianconero. Ci pensa Alex Sandro a tenere alta la tensione: "E' una finale, una gara secca, diversa dalle altre. E poi, dopo la ripresa, potremmo non essere al 100% della forma. Quindi dovremo metterci molta attenzione e concentrazione, per fare una bella gara". La squadra rossonera "ha tanti giocatori di ottimo livello, come il Pipita, che conosciamo bene e sappiamo essere importantissimo, ma anche Paquetà", ha spiegato il brasiliano. "So che ha una grandissima tecnica e pensa alle giocate un attimo prima degli altri". Due giocatori, Higuain e l'ex Flamengo, che sognano un ruolo da protagonisti nella contesa in terra d'Arabia. L'argentino proverà a spezzare il digiuno sottoporta e sfornare la vendetta agli ex compagni di squadra, in attesa di capire se il suo futuro sarà ancora a Milano o, come insiste radiomercato, con la maglia del Chelsea guidato dal suo ex tecnico Sarri. Paquetà, volto nuovo della rosa del Diavolo, è stato un buona la prima contro la Sampdoria in Coppa Italia. Il giovane brasiliano ha dimostrato buona personalità e ampi margini di miglioramento, avere un'occasione contro la Signora d'Italia potrebbe stimolarlo ulteriormente: Gattuso sembra orientato a dargli una maglia da titolare.

Ma, parlando di formazioni, sul terreno di gioco del King Abdullah Sports City Stadium, gioiello inaugurato nel 2014 e dalla capacità di 60mila spettatori, Allegri potrà schierare il giocatore che tutto il pianeta gli invidia: Cristiano Ronaldo, a caccia del primo trofeo della sua avventura italiana. Il fuoriclasse portoghese, alla 25/a finale in carriera (17 le vittorie), è ovviamente pedina inamovibile nello scacchiere bianconero, così come Dybala. Senza Mandzukic, non convocato al pari di Benatia, al momento sono Douglas Costa e Bernardeschi a giocarsi l'ultimo posto del tridente nella mente del tecnico. Anche se non è escluso un sorpasso all'ultimo di Kean, al quale Allegri potrebbe regalare una chance preziosa con una mossa ad effetto. Sull'aereo per Jeddah è salito anche Cancelo, che mercoledì dovrebbe rivedersi tra i titolari. L'ultima presenza del portoghese risale a ben 40 giorni fa, la vittoria sull'Inter all'Allianz Stadium: per Allegri un recupero fondamentale in una fase delicata della stagione.

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