La Spal che non ti aspetti mette i bastoni tra le ruote già dal primo tempo agli orobici
Chi può fermare la Dea? Prosegue il magic-moment dell'Atalanta, al sesto successo nelle ultime sette gare (Coppa Italia compresa), e lanciatissima ormai verso la zona Champions. Riagganciate Roma e Lazio al quarto posto, a quota 38, ma che fatica. Si è complicata la vita non poco contro la Spal la squadra di Gasperini, costretta ad una partenza ad handicap dopo soli 8' ma alla fine il gap atletico e tecnico è venuto fuori assieme alla vena dei suoi frombolieri offensivi, dal talentuoso Ilicic allo spietato Zapata.
La Spal che non ti aspetti mette i bastoni tra le ruote già dal primo tempo agli orobici. Non era un fuoco di paglia l'occasione creata al 7' quando una follia di Toloi serve involontariamente Petagna con untocco orizzontale ma il centravanti biancazzurro si fa ipnotizzare da Berisha. Un minuto dopo infatti il grande ex di turno non sbaglia: spiovente di Kurtic, che pennella in area con l'esterno: terzo tempo di Petagna, che svetta altissimo su Duván Zapata e mette in rete, senza poi esultare. Atalanta sotto choc e Spal che vola, sfiorando anche il raddoppio all'11': Valoti crossa dal fondo, Kurtic prende il tempo al marcatore e impatta al volo ma sfiora la traversa. Superato il momento di sbandamento riecco la migliore Atalanta. Al 15' gran difesa del pallone di Zapata, che fa da sponda per Gomez: l'argentino fa secco Bonifazi e di destro sfiora il palo. Il Papu non ha fortuna al 23' quando in mischia calcia a colpo sicuro ma si trova di fronte uno strepitoso Viviano, che trattiene anche la ribattuta dell'argentino. Il motivo della gara è palese: bergamaschi all'assalto e Spal che si difende senza disdegnare repliche, come accade al 38' quando una deviazione in mischia su punizione di Kurtic non beffa Berisha. La replica dei locali non si fa attendere ed è affidata ad u destro di controbalzo dal limite di Freuler cln palla che finisce alta non di molto sopra il montante.
Nella ripresa il leit-motiv non cambia, ma il risultato sì. La pressione bergamasca sfocia nel gol del pari all'11'. Lo segna Ilicic al termine di un'azione manovrata. Castagne pennella un gran pallone per Zapata, che vede il taglio sul secondo palo di Ilicic: cross radente al bacio per lo sloveno, che a tu per tu con Viviano non sbaglia. Ci si aspetterebbe un forcing disperato della squadra di Gasperini ma la Spal tiene botta e rintuzza bene i tentativi dei locali prima del finale di fuoco. Al 33' cross basso di Gomez, Zapata, disturbato da Vicari, riesce soltanto a sporcare il pallone, che rotola oltre la linea di fondo. Un minuto dopo però la rimonta è completata: azione analoga a quella del pari, sviluppatasi però sulla corsia opposta, con Zapata – servito da Hateboer – che vede con la coda dell'occhio la posizione del portiere e lo batte con un fendente preciso. E' il gol che decide la partita, condanna la Spal e manda in Paradiso l'Atalanta dei miracoli.
Il tabellino
Reti: Petagna (S) all'8' pt, Ilicic (A) all'11', Zapata (A) al 35' st.
Atalanta (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Palomino, Mancini; Heteboer, Freuler, (Pasalic dal 33' st) De Roon, Castagne (Gosens dal 25' st); Ilicic, Gomez (Pessina dal 44' st); Zapata. All. Gasperini.
Spal (3-5-2): Viviano; Cionek, Vicari, Bonifazi (Floccari dal 38' st); Lazzari, Valoti (Murgia dal 27' st), Missiroli, Kurtic, Costa; Paloschi, Petagna (Antenucci dal 34' st). All. Semplici.
Arbitro: Massa di Imperia.
Note: ammoniti Missiroli (S), Valoti (S), Hateboer (A), Paloschi (S).
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