I nerazzurri infilano la quarta vittoria consecutiva e strappano senza alcun affanno il pass per gli ottavi
E' sempre un'Inter che convince, anche senza Icardi. E che trova di volta in volta risorse differenti a cui attingere per supplire all'assenza di quello che è (era?) il suo principale terminale offensivo. La partita contro il Rapid Vienna in tal senso costituisce un esempio perfetto. La bordata di Vecino, uno dei leader del centrocampo, la sventola da fuori di Ranocchia, citato più volte da Spalletti in queste settimane come elemento cardine all'interno dello spogliatoio, l'elegante tris – in un mix di classe e potenza – di Perisic, uno di quelli che da quando Icardi non gioca ha cambiato marcia, e il sigillo finale di Politano hanno idealmente tagliato le gambe al Rapid Vienna, già battuto 1-0 dai nerazzurri in Austria, ma soprattutto hanno spedito un messaggio diretto all'attaccante argentino, presente a San Siro insieme alla moglie-agente Wanda Nara. Nell'attesa di capire quando tornerà in campo, in una vicenda che sembra lontana dalla sua conclusione. Ginocchio permettendo, rinnovo permettendo, fascia permettendo. Nel frattempo la banda di Spalletti con questo solido poker infila la quarta vittoria consecutiva e strappa senza alcun affanno il pass per gli ottavi di finale di Europa League. Non male, considerando la situazione turbolenta per il caso Icardi.
Se il timore, forse l'unico, della vigilia era quello di poter vedere un'Inter distratta dalle faccende interne e da un avversario sulla carta abbordabile, i padroni di casa ci mettono pochissimo tempo a fugarlo. Precisamente undici minuti, quando lo scatenato Perisic scappa sulla sinistra e crossa sul palo opposto. Candreva manca l'impatto col pallone, Vecino alle sue spalle no e la gara è subito in discesa. Anche perché poco dopo arriva immediato il raddoppio di Ranocchia, premiato da Spalletti con una maglia da titolare dopo tanta panchina, che si coordina splendidamente da fuori area su una corta respinta degli ospiti e in girata al volo pesca l'angolo giusto per battere Strebinger. La miglior chance degli austriaci per tornare in partita, viziata da uno svarione dello stesso Ranocchia, viene sprecata da Pavlovic con un diagonale sul fondo. Passato quel brivido, l'Inter torna a macinare gioco, creare occasioni e trasmettere buone sensazioni, in vista del rush finale in campionato e del percorso in coppa. Per vedere i nerazzurri dilagare bisogna aspettare gli ultimi dieci minuti nella ripresa, dopo che Spalletti ha già dato il via alla girandola di cambi togliendo dalla contesa tra gli altri un generoso Lautaro Martinez: il Toro riprende fiato, servirà per le prossime corride. In questa invece ritrova la via del gol Ivan Perisic, il migliore in campo, che in contropiede viene innescato da Candreva e con un tocco morbido infila il pallone in rete dopo aver saltato il portiere. Tre minuti più tardi fa festa anche Politano, entrato a 25 minuti dalla fine proprio al posto dell'argentino. Sì, è un'Inter che va anche senza Icardi.
INTER-RAPID VIENNA 4-0
Reti: pt 11' Vecino, 18' Ranocchia; st 35' Perisic, 38' Politano.
Inter: Handanovic; Cedric, Ranocchia, Skriniar (32' st Miranda), Asamoah; Vecino, Brozovic (16' st Borja Valero); Nainggolan; Perisic, Lautaro (21' st Politano), Candreva. A disp. Padelli, De Vrij, D'Ambrosio, Adorante. All. Spalletti.
Rapid Vienna: Strebinger; Potzmann, Sonnleitner, Hofmann, Bolingoli-Mbombo (35' st Schobesberger); Ljubicic, Grahovac; Murg, Knasmullner (19' st Schwab), Ivan (19' st Muldur); Pavlovic. A disp. Knoflach, Thurnwald, Auer, Alar. All. Kuhbauer.
Arbitro: Artur Dias (Por).
Note: ammoniti Asamoah, Ranocchia (I), Hofmann (R).
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