Dalla lotta per il terzo e quarto posto alle squadre più a rischio: ecco il quadro di una primavera che si preannuncia di fuoco
Dopo la pausa, si decide. Una volta smaltiti gli impegni delle nazionali, la Serie A entrerà nel rush finale, con molti incroci che determineranno i verdetti finali. Una primavera che si preannuncia di fuoco. Dieci giornate di sfide dalla pesante posta in palio perché è ancora tutto in discussione per quanto riguarda la lotta per Champions League, Europa League e la salvezza.
La lotta scudetto, invece, è ormai decisa: nonostante la caduta della Juve al Ferraris, il vantaggio dei bianconeri sul Napoli è praticamente una sentenza: +15. Troppi per ipotizzare una clamorosa remuntada della squadra di Ancelotti, che pure sulla carta avrebbe un calendario più morbido rispetto all'attuale capolista. Partenopei che, invece, dovranno concentrarsi nella difesa del secondo posto: anche in questo caso, la missione è più che possibile dal momento che il vantaggio sull'Inter è di sette punti. Anche se alla ripresa gli azzurri sono attesi da una trasferta più che mai insidiosa, quella di Roma. In tema Champions le scintille riguarderanno soprattutto la corsa al terzo e al quarto posto. In prima fila, i già citati nerazzurri (53), che con il successo nel derby hanno scavalcato il Milan (51). Più staccata la Roma della nuova gestione Ranieri, che battendo la Spal avrebbe potuto accorciare sui rossoneri e invece resta a -4.
La Lazio attraversa un momento positivo e resta in agguato: dopo la sosta i biancocelesti saranno attesi dall'Inter in un incrocio che potrebbe influire non poco sulle gerarchie a medio termine. I ragazzi di Inzaghi, poi, hanno ancora la gara con l'Udinese da recuperare. E pure l'Atalanta non ha abbandonato i sogni di gloria, tutt'altro: il successo con il Chievo avrebbe significato l'aggancio alla Roma. Più che mai viva e incerta la lotta per l'Europa League, che oltre a Lazio, giallorossi e i bergamaschi vede in piena corsa Torino e Sampdoria. I lanciatissimi granata hanno frenato bruscamente cedendo all'Olimpico contro il Bologna, ma restano a -3 dal terzo posto. A 42 punti insegue la Sampdoria, che però per puntare al ritorno in Europa deve mostrare maggiore continuità. Il ko a Cagliari sembra invece tagliare fuori, almeno per il momento, la Fiorentina.
In coda si preannunciano tre mesi di fuoco. Se per la retrocessione del Chievo si attende solo la matematica, la lotta per evitare gli altri due posti che significano B è accesa. Il principale indiziato per la discesa nei cadetti è il Frosinone, al momento staccato di otto punti dalla zona salvezza. Solo un miracolo, a questo punto, potrebbe salvare i ciociari. Sopra di loro quattro squadre racchiuse in due punti: la Spal fresca di ritorno di Andreazzoli (26), l'Udinese e l'Empoli (25) e il Bologna (24), con estensi, toscani e felsinei capaci di rilanciarsi grazie alle vittorie con Roma, Frosinone e Toro. Da ricordare, come detto, che i friulani hanno il match con la Lazio da recuperare. Non può dirsi del tutto al sicuro il Cagliari (30), che comunque grazie al successo sulla Fiorentina ha compiuto un passo fondamentale. Ma tutto, ancora, può accadere con 30 punti a disposizione. E la pressione portata dall'obbligo di non dover più sbagliare.
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