Nonostante la vittoria, per la squadra di Ranieri ci sono troppi bocconi amari da mandare giù
La Roma chiude con un successo il suo campionato ma complici i risultati provenienti dagli altri campi non soltanto manca l’accesso alla Champions League ma sarà anche costretta ai preliminari dell’Europa League. E' stata l'ultima partita in giallorosso di Daniele De Rossi, accolto dall'Olimpico prima da un enorme striscione ("Ci hai rappresentato in campo per 18 anni… da oggi la tua curva rappresenterà te per sempre. Siamo tutti DDR") e poi salutato fra le lacrime quando è uscito a dieci minuti dal termine dopo aver abbracciato compagni e avversari.
Capitolini che spinti dalle motivazioni partono forte e dopo appena quattro minuti si rendono pericolosi con Pastore, che stacca di testa su cross di De Rossi ma non riesce a trovare la porta. I ducali cercano più che altro di contenere e lasciano spazio agli avversari, che provano a approfittarne schiacciando sull’acceleratore. Al ventunesimo è bravo Frattali ad opporsi su una conclusione ancora di Pastore, ma quattro minuti dopo è invece monumentale Mirante che con un intervento prodigioso salva la sua porta su una conclusione a giro di Gervinho. Gli ospiti capiscono che possono provarci e per alcuni minuti costringono i giallorossi nella loro metà campo, ma proprio nel loro momento migliore arriva il vantaggio dell’undici di Ranieri: pallone respinto dalla difesa sul quale si avventa Pellegrini, conclusione di prima intenzione con deviazione di Gagliolo che mette fuori causa Frattali per la gioia del pubblico dell’Olimpico.
Sbloccato il match i padroni di casa gestiscono meglio e provano a dettare i ritmi, andando anche vicini al raddoppio poco prima dell’intervallo con Dzeko ben servito da Pastore, ma sul suo tiro è ancora bravo Frattali a parare. All’intervallo Roma in vantaggio di misura. Nella ripresa è sempre la squadra di Ranieri a fare la partita e sfiora in due circostanze il raddoppio sempre con Perotti, ma trova prima l’opposizione del portiere del Parma e poi per questione di centimetri non inquadra la porta. La partita comincia a trascinarsi stancamente, con le sostituzioni che curiosamente diventano i momenti più interessanti: prima l’uscita di Dzeko che viene celebrata da un misto di applausi e fischi, poi quella di Daniele De Rossi che è un tripudio da parte del pubblico, a salutare l’ultima in giallorosso di una delle bandiere della squadra.
Il finale del match però è moto divertente: a quattro minuti dalla fine Machin imbecca stupendamente Gervinho che tutto solo davanti a Mirante mette dentro il classico gol dell’ex, sembra finita ma all’ultimo minuto dei tempi regolamentari ci pensa Diego Perotti a decidere i giochi intervenendo su un cross preciso di Under e mandando il pallone in fondo al sacco. Nei minuti di recupero non accade nulla e il Parma può festeggiare la permanenza nel massimo campionato, mentre per la Roma nonostante la vittoria ci sono troppi bocconi amari da dover mandare giù.
ROMA-PARMA 2-1
RETI: 35’ pt Pellegrini (R), 41’ st Gervinho (P), 44’ st Perotti (R).
ROMA (4-2-3-1): Mirante; Florenzi, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; De Rossi (dal 37’ st Under), Pellegrini; El Shaarawy, Pastore (dal 12’ st Cristante), Perotti; Dzeko (dal 17’ st Schick). A disp. Olsen, Fuzato, Manolas, Marcano, Karsdorp, Santon, Nzonzi, Zaniolo, Coric, Riccardi, Kluivert. All. Ranieri.
PARMA (4-3-3): Frattali; Iacoponi (dal 34’ st Gazzola), Bruno Alves, Gagliolo, Gobbi; Dezi, Stulac (dal 21’ st Machin), Kucka; Gervinho, Ceravolo, Sprocati (dal 45’st Diakhatè). A disp. Sepe, Brazão, Dimarco, Scozzarella, Grassi, Kasa, Barillà, Biabiany. All. D'Aversa.
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.
Note: ammoniti Kucka (P), Perotti (R), Pellegrini (R).
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