La conferenza post dimissioni: "Speravo che questo giorno non arrivasse mai, invece è arrivato ed è molto brutto e pesante. Volevano i romani fuori dal club e ci sono riusciti"

"Alle 12.41 del 17 giugno 2019 ho mandato una mail al ceo della Roma dove scrivo un po' di parole e un po' di frasi per me inimmaginabili: ho dato le mie dimissioni dall'As Roma". Inizia così la conferenza stampa di Francesco Totti, in cui spiega perché ha dato l'addio alla Roma dopo 30 anni. "Non è stata colpa mia prendere questa decisione. Non so più che dire", precisa. 

"Tutti sappiamo che mi hanno fatto smettere, hanno voluto che io smettessi. Sul lato dirigenziale avevo un contratto di sei mesi. Sono entrato in punta di piedi, ma col passare del tempo valuti… anch'io ho un carattere, ho una personalità. Non sto lì a fare quello che ogni tanto mi chiedevano di fare. Lo facevo per la Roma, ma poi ho ritenuto di non poter continuare", continua Totti. Poi l'affondo: "Hanno voluto questo, i romani via dalla Roma, e ci sono riusciti".

"In due anni – racconta – avrò fatto dieci riunioni, mi chiamavano sempre all'ultimo. Come se mi volessero accantonare da tutto. Poi il cerchio si stringe per rispetto anche della persona e non solo del dirigente. Io ho fatto di tutto per mettermi a disposizione".

 "Il rapporto con Franco Baldini – spiega ancora – non ci è mai stato e mai ci sarà. Uno dei due doveva lasciare e mi sono fatto da parte io, troppi galli a cantare non servono. Ci sono troppe persone che fanno solo casini, solo danni". "L'ultima parola toccava sempre a Londra, era tempo perso".

"Speravo che questo giorno non arrivasse mai, invece è arrivato ed è molto brutto e pesante", aggiunge. "La Roma è la mia seconda casa, l'ho messa davanti a tutto. Per me prendere questa decisione è stato difficilissimo". "Per me oggi è un momento… altro che quando ho smesso di giocare. Per me staccarmi dalla Roma… per me oggi potevo anche morire", dice con amarezza.

"Posso solo dire di continuare a tifare questa squadra. Vederla in questa condizione mi rattrista. Io anche da Roma continuerò a tifare la Roma. È un arrivederci, non è un addio. È impossibile vedere Totti fuori dalla Roma. In questo momento prenderò altre strade, ma se un'altra proprietà punterà forte su di me io sarò sempre pronto", conclude l'ex capitano giallorosso.

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