La campagna acquisti del club rossonero stenta a decollare. La società deve prima vendere mentre le altre grandi hanno già piazzato colpi importanti
Il nuovo Milan (di Ivan Gazidis, Paolo Maldini e Zvone Boban) sembra un po' il vecchio Milan (di Leonardo e dello stesso Maldini) e il vecchissimo Milan (di Marco Fassone). In fondo, all'inizio della nuova stagione e a metà del mercato, è cambiato poco. Fuori dall'Europa per scelta coatta, fuori dal giro dei grandi acquisti, lontana anni luce da chi le stava e presumibilmente continuerà a starle davanti, cioè Juventus, Napoli e Inter. Più si procede lungo il piano inclinato della campagna acquisti e più aumentano le distanze dalla concorrenza e, forse, anche dai sogni estivi. Mentre a Torino si festeggia Mathijs De Ligt (e Aaron Ramsey e Adrien Rabiot), mentre la Milano nerazzurra cavalca l'onda di Antonio Conte, mentre Napoli sta in mezzo a James Rodriguez e Mauro Icardi, il fronte rossonero pensa a vendere.
La lista dei partenti illustri è lunga perché solo così, facendo cassa, il Milan può sperare di comprare qualcuno che sia funzionale al progetto minimalista di Giampaolo. C'è il solito Gigi Donnarumma in cima allo slot degli addii, poi Franck Kessie, poi Hakan Calhanoglu, poi ancora Biglia, Laxalt, Suso. Tutto quanto fa cassa, insomma, e per i tifosi abituati a pensare in grande questa miniaturizzazione è dolorosa. Al pari della rinuncia a partecipare alle coppe, ancorché non la più importante. Un luglio e un agosto di pensieri malmostosi e di dolori per il popolo rossonero che, comunque, al raduno si è mostrato generoso di affetto nei confronti di una squadra da 'lavori in corso'.
Cosa può succedere? Ispirato dal proprietario, l'americano Singer, l'ad Gadizis ha dato la linea e Maldini si è adeguato. Così è se vi pare, insomma, i margini di manovra sono circoscritti, persino Veretout – non Modric e nemmeno Rakitic – rischia di diventare l'oggetto di un desiderio proibito, tanto che la società pare stia virando su Matias Zaracho, 21 anni, cresciuto nelle giovanili del Racing con Lautaro Martinez.
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