Il tecnico nerazzuro attende il regalo di compleanno per l'attacco dal suo presidente ma loda il numero uno del club

Per i suoi primi 50 anni, che festeggia oggi, Antonio Conte avrebbe voluto un regalo speciale. Regalo che, al momento, è qualcosa di inaccessibile e che corrisponde al nome del belga Romelu Lukaku. Per i suoi primi 50 anni, invece, l'ex ct dovrà 'accontentarsi' di Edin Dzeko, che l'amministratore delegato Beppe Marotta sta trattando proprio in queste ore con la Roma, alzando i termini dell'offerta. Del resto, la questione dell'attacco in casa Inter è prioritaria da un pezzo, da quando la primavera scorsa si è verificato lo strappo (non ricucibile) con Mauro Icardi e da quando – più di recente – si è materializzata la bocciatura di Ivan Perisic. E' vero che è tornato in Italia dalle vacanze 'El Toro', cioè l'argentino Lautaro Martinez, ma per le ambizioni nerazzurre c'è bisogno di altro e di altri. Ambizioni che il tecnico leccese ha ravvivato in una intervista rilasciata a PPTV, la televisione cinese della galassia Suning: "Vogliamo tornare a essere competitivi. Siamo consapevoli che in questo momento in Italia c'è una squadra, la Juventus, che ha fatto tanto, E che dietro la Juventus c'è il Napoli. Ma noi dobbiamo riportare l'Inter dove è giusto che stia. Abbiamo iniziato il percorso, però ci va tempo: i grattacieli non si costruiscono in pochi giorni", la sintesi delle sue dichiarazioni ammantate di realismo.

Conte aspetta le evoluzioni del mercato in entrata e in uscita (Nainggolan e poi Perisic e poi Icardi), intanto 'coccola' il suo giovane presidente, Steven Zhang, definito "un visionario" che è pronto "a costruire qualcosa di importante per l'Inter". Il capo è il capo, senza dubbio, ma conta la squadra, che sta alla base di qualsiasi successo dentro e fuori dal campo. "E' determinante il gruppo, insomma tutta l'Inter nel suo complesso", la filosofia spicciola dello stratega nerazzurro. L'Inter per lui è una sfida, come lo è la Juventus per Sarri e il Milan per Giampaolo: "Quest'anno, quattro delle cinque squadre più prestigiose del calcio italiano hanno cambiato guida tecnica. Sarà interessante capire quanto ci vorrà per fare assimilare le nuove idee". Che nel suo caso sono scolpite nella pietra: difesa a tre, centrocampo a cinque, due attaccanti.

Già, gli attaccanti. Ne arriverà uno esperto e uno giovane, è stato detto dopo il vertice con la proprietà nell'umida Nanchino: a naso, Dzeko e chissà chi altro. Conte è in fremente attesa, intanto spegne 50 candeline. Lavorando, naturalmente, alla Pinetina…

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