Il tecnico della Juve parla in conferenza stampa dopo la malattia alla vigilia del suo debutto in campionato a Firenze sabato con i viola: "Rosa ampia una fortuna"

"Quanta voglia avevo di tornare? Chiaro, per un allenatore andare in panchina e partecipare agli allenamenti è la vita, è tutto. Non è semplice rimanere fuori, ringrazio il nostro staff medico perché mi ha coccolato 20 giorni e mi hanno fatto capire che in quel momento era meglio fare un passo indietro per non farne uno più lungo dopo". Lo ha dichiarato Maurizio Sarri, allenatore della Juventus, alla vigilia della sfida con la Fiorentina in programma sabato alle 15 al Franchi, che il tecnico seguirà dalla panchina dopo aver saltato le prime due gare per una polmonite. "E' stato pesante, ma alla fine l'ho dovuto accettare nella consapevolezza che lo staff stava andando avanti alla grande in campo e in partita", ha aggiunto il tecnico in conferenza stampa.

"Parlavo di situazioni imbarazzanti nel fare la scelta, non della situazione in generale. Chiaro che avendo una lista di soli 22 giocatori per l'Europa andava fatta una scelta non semplice e nemmeno gratificante per l'allenatore. Ho fatto scelta che fa parte del mio mestiere, condivisibile o meno. Chiaro che non mi fa piacere, perché sono coinvolti due giocatori importantissimi, ma è una scelta che conferma la forza della nostra rosa", afferma Sarri, affrontando la questione dell'abbondanza della rosa. "Abbiamo una rosa ampia che ci costringe a queste scelte, ma dall'altro lato abbiamo una rosa ampia in cui solo un giocatore è indispensabile. Tirando la somma dei due aspetti siamo fortunati", ha spiegato il tecnico. 
 

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