Il campione svedese sarà a disposizione di Pioli dal 2 gennaio. Probabile esordio contro la SPAL in Coppa Italia a metà mese

Una tempesta rossonera, sotto lo sguardo celestiale della Madonnina, per scuotere un Diavolo troppo abbattuto per essere vero. Dopo sette anni di lontananza, nell'epoca in cui il Milan si giocava scudetti ed era protagonista in Europa, Zlatan Ibrahimovic è tornato. O meglio, usando le parole scelte dal club di via Aldo Rossi per annunciare il ritorno del fuoriclasse svedese, “IZ COMING”. Perché di fatto l'ex giocatore dei Los Angeles Galaxy fisicamente non si vedrà dalle parti di Milanello prima del nuovo anno. Ma intanto il suo “comeback” è diventato realtà, dopo aver lanciato un ulteriore indizio in mattinata – sui social – con quegli occhi rosso fuoco (e non certo per lo spirito natalizio) a indicare l'imminente chiusura della trattativa. “Sto tornando in un club che rispetto enormemente e in una città che amo”, le prime parole dello svedese. “Lotterò con i miei compagni di squadra per cambiare il corso di questa stagione e farò di tutto per centrare i nostri obiettivi". Grandi ambizioni, grandi progetti, nessuna paura. La scossa che serviva a un ambiente depresso e demoralizzato, soprattutto dopo la cinquina incassata dall'Atalanta prima di Natale, è servita.

Ibrahimovic, che ha giocato la sua ultima partita ufficiale negli Stati Uniti a fine ottobre, è impaziente di iniziare la sua nuova/vecchia avventura e di infiammare ancora una volta il pubblico di San Siro. L'attaccante ha firmato un contratto fino a giugno, a 3,5 milioni più bonus, con la possibilità di prolungare l'accordo per ulteriori dodici mesi, dietro il raggiungimento di determinati obiettivi. A questo punto resta da capire come si inserirà il giocatore negli schemi del Milan. E se sarà possibile una coesistenza con Krzysztof Piatek, il pistolero dal gol perduto, intenzionato a rimanere e giocarsi le proprie carte, ma di fatto sul mercato. Con il Genoa sullo sfondo che osserva interessato.

Lo svedese è motivato e determinato nel ripartire in un campionato top, ma di fatto si farà attendere ancora qualche giorno. Il Milan tornerà ad allenarsi il 30 dicembre, ma Stefano Pioli potrà abbracciare il suo nuovo acquisto solo con l'anno nuovo, il 2 gennaio, quando è previsto l'arrivo in città dell'ex stella di Juventus e Inter per le visite mediche di rito e le prime sgambate con Romagnoli e compagni. Considerando la carta d'identità (che recita 38 alla voce anni) e il fatto che Ibrahimovic è fermo praticamente da due mesi, è difficile pensare che lo svedese possa essere pronto già per la gara dell'Epifania contro la Sampdoria. Più probabile un debutto a metà gennaio, in Coppa Italia, contro la SPAL. In ogni caso il tecnico rossonero troverà Ibra in regalo dentro la calza della Befana, ma confida anche in altri doni, per potenziare la sua squadra, nonostante l'annata del Milan “da carbone”. Il club continua a lavorare sul giovane Jean-Clair Todibo, ma la trattativa con il Barcellona non è semplice: i catalani preferirebbero cedere il difensore in prestito a una squadra impegnata nelle coppe europee e oltretutto tra domanda (25) e offerta (15) balla una forbice di una decina di milioni. Troppi per ipotizzare al momento una fumata bianca. Anche se nel frattempo è arrivata la tempesta Zlatan.

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