Le reti dei rossoneri di Calhanoglu, Ibrahimovic e Rebic 

 Il Milan espugna l'Olimpico e regala un pezzo di scudetto alla Juventus. La Lazio crolla sotto i colpi dei rossoneri e scivola a -7 dai bianconeri oggi vittoriosi nel derby: se non è addio definitivo al sogno rimonta, poco ci manca. E' un ko pesantissimo per la squadra di Inzaghi, che paga di certo le assenze degli squalificati Immobile e Caicedo ma mostra nel complesso una minor brillantezza fisica rispetto agli uomini di Pioli, che azzecca tutte le mosse e incassa tre punti d'oro in chiave Europa. Nel primo tempo vantaggio di Calhanoglu, con la complicità di Parolo e raddoppio su rigore di Ibrahimovic. Nella ripresa, il tris del 'solito' Rebic. A Roma è un Diavolo accorto, capace di colpire nei momenti giusti e di gestire le situazioni correndo pochissimi rischi: successo ampiamente meritato. E ora la Lazio spera che i rossoneri si ripetano martedì contro la Juventus per riaprire i giochi scudetto.

Inzaghi è senza Immobile e Caicedo: in avanti tocca al tandem 'leggero' Luis Alberto-Correa. In mezzo si rivede Lucas Leiva. Nelle file rossonere Ibrahimovic torna titolare dal 1': Rebic scatta dalla panchina. Alle spalle dello svedese il trio formato da Calhanoglu, Bonaventura e il confermato Saelemaekers, che sostituisce l'infortunato Castillejo. Il primo sussulto al match lo danno i biancocelesti: Luis Alberto sguscia tra un paio di avversari e allarga per Jony, il traversone basso non viene sfruttato a dovere da Correa. Poco dopo ci prova Milinkovic-Savic, con una conclusione a giro che non crea problemi a Donnarumma. E' il Milan, però, a sbloccare il risultato un minuto più tardi: Calhanoglu scambia al limite con Ibrahimovic, il turco carica il destro: la traiettoria, deviata da Parolo, beffa Strakosha e vale il vantaggio (23'). Lazio costretta a inseguire. Il raddoppio di Ibra, a segno su cross di Conti, viene annullato da Calvarese per fuorigioco dello svedese: il Var conferma. Ma il numero 21 ha subito l'occasione per rifarsi. L'arbitro punisce il tocco di braccio in area di Radu su un cross di Saelemaekers, dal dischetto Ibra batte Strakosha, che intuisce ma non riesce a bloccare il pallone (34'). Le cose si mettono più che bene per il Diavolo, ma in agguato c'è una brutta notizia per Pioli: un problema muscolare ad un polpaccio fa alzare bandiera bianca a Calhanoglu. A rilevare il turco, Paquetá. Prima dell'intervallo, tentativo biancoceleste con una bella conclusione di Luis Alberto, servito da Parolo, che non inquadra lo specchio. Al rientro dell'intervallo Ibra lascia posto come da programma a Rebic, nelle file della Lazio Adekanye sostituisce Lucas Leiva. Correa prova a scuotere i suoi: il 'Tucu' si fa vedere con un destro impreciso, su invito di Patric e poi, servito da Adekanye, con un tentativo bloccato da Donnarumma. Rispondono i rossoneri con una conclusione dal limite di Kessie, Strakosha si distende.

Il gol della Lazio arriva, firmato da Lazzari, ma c'è offside: il Var certifica. Inzaghi rimescola le carte: dentro Lukaku e Vavro, fuori Jony e Radu. Tuttavia è ancora il Milan a rendersi pericoloso: Bonaventura ci prova di potenza, palla che sfiora il palo. E poco dopo, è l'ora di gioco, con i biancocelesti sbilanciati in avanti, i rossoneri fanno calare il sipario sulla contesa. Bonaventura serve di precisione Rebic, che tutto solo in area controlla a insacca (59'). Milinkovic cerca fortuna con il destro prima di chiedere il cambio per un problema muscolare: dentro Djavan Anderson. Il Milan rischia di dilagare, Strakosha salva su Theo Hernandez che conclude a botta sicura dopo un gran scambio con Rebic. Con il conforto del risultato Pioli può permettersi di far rifiatare Conti e Bonaventura: spazio a Calabria e Krunic. Obiettivo, gestire il finale senza correre rischi e sprecare energie preziose. Missione non certo impossibile perché la squadra di Inzaghi non ha le forze per ribaltarla. Anzi, è ancora il Milan ad arrivare vicino al gol: a mancare il poker è Hernandez, che su gran invito di Rebic spreca incredibilmente quello che è sostanzialmente un rigore in movimento. I biancocelesti cercano il gol della bandiera nel finale con Cataldi e Vavro, niente da fare. E' resa Lazio. Forse definitiva

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