Il tecnico nerazzurro lancia un appello volto "all'unità e alla disponibilità"

Antonio Conte in versione Zen, come non si era mai visto. Soprattutto alla vigilia di una delle partite più sentite della stagione. L'Inter si presenta al derby in piena emergenza, tra casi di coronavirus e infortuni, e con poco tempo per preparare una sfida cruciale soprattutto a livello psicologico. Eppure il tecnico nerazzurro lancia un appello volto "all'unità e alla disponibilità" in un momento "molto duro" non tanto per lo sport ma per l'intero Paese.

"Tutti dobbiamo essere collaborativi e propositivi e accettare la situazione in essere", ha rimarcato più di una volta nel corso della conferenza stampa Antonio Conte, ribadendo però a chiare lettere che bisogna comunque "andare avanti" e che "fermarsi sarebbe disastroso per tutti". The show must go on e il derby ("avrei preferito un giorno in più per prepararlo") è l'occasione migliore per ripartire. Un banco di prova importante per verificare la crescita di Handanovic e compagni. "Affrontiamo una squadra forte, che sta facendo bene: arriva da un ottimo finale di stagione e ha ripreso nella giusta maniera – ha evidenziato – Vogliamo fare bene e proseguire nel percorso che abbiamo iniziato, sappiamo che ci saranno delle difficoltà". A maggior ragione dato che alla già lunga lista degli assenti rischia di aggiungersi anche Alexis Sanchez, tornato acciaccato dal Cile. "E' tornato ieri sera con un affaticamento muscolare – ha spiegato – Cercheremo di essere molto attenti, anche perché questa è la prima di un ciclo di 7 partite in cui dovremo giocare ogni tre giorni. Faremo delle attente valutazioni anche insieme al giocatore, ci prenderemo il giusto rischio, questo è sicuro". La sensazione è più no che sì, anche perché tra gare di campionato e Champions League l'Inter non può permettersi di perdere la prima alternativa alla LuLa, unica certezza di formazione alla vigilia della supersfida di San Siro. A centrocampo Christian Eriksen, a segno in nazionale, reclama spazio a suon di prestazioni e di uscite pubbliche avventurose: Conte non raccoglie la provocazione e pur spiegando che il danese "sta giocando il giusto" ammette di essere "contento di quello che sta dando all'Inter. Penso che anche lui sia felice di lavorare con questo gruppo di calciatori, con me e il suo staff. Ci sarà spazio per lui come per tutti gli altri". Tra positivi e infortunati, Conte è disperatamente a caccia di un uomo derby. L'ex stella del Tottenham è pronto a dire la sua.

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