Il silenzio, lo sgomento, le telefonate agli amici nella città d'adozione del campione
Il silenzio, lo sgomento, le telefonate agli amici ‘Ma è vero o no?’. La notizia della morte di Diego Armando Maradona piomba su Napoli a metà pomeriggio e la lascia in uno choc incredulo, alla ricerca di una smentita che non arriva. La città ‘zona rossa’ per il Coronavirus sembra quasi sonnecchiare ma per Diego no, non si può far finta di nulla. E allora ai quartieri Spagnoli, in via Emanuele De Feo, ‘Piazzetta Maradona’ come tutti chiamano quello slargo tra le viuzze che si incastrano tra di loro e che ospita il famoso murales dedicato al Pibe de oro si raduna una piccola folla, qualcuno piange, molti allargano le braccia e tirano su col naso, sotto le mascherine. “Per noi è come un lutto di famiglia, questa piazza l’ha creata mio padre per omaggiare Maradona, ma non ora, ai tempi. L’affetto per Maradona non si cancellerà mai, perché lui è il re di Napoli”, racconta una ragazza. “Un vuoto immenso, stasera è morto il calcio”, dice un uomo mentre un altro aggiunge commosso: “è morto un padre”.
“Ciao, Dio del Calcio”, c’è scritto sui manifesti funebri firmati da ‘La Napoli che piange’, mentre compaiono decine di lumini a illuminare questa notte un po’ più fredda, insieme a tante magliette azzurre e biancocelesti, del Napoli e dell’Argentina. “Ho visto Maradona”, cantano i tifosi illuminati da un fumogeno, insieme agli altri cori dedicati al D10s. Fuori la curva B si raduna un gruppetto di ultras che srotola uno striscione, “‘O re immortale, il tuo vessillo mai smetterà di sventolare'”. Dentro, il rettangolo verde è illuminato a giorno, e lo resterà tutta la notte: domani sera ci giocherà il Napoli, impegnato nel match di Europa League contro lo Rijeka, in quello stadio San Paolo che ora il popolo partenopeo, compreso il sindaco, Luigi de Magistris, vuole che sia intitolato proprio a Maradona. E il patron della società, Aurelio de Laurentiis, apre all’idea: “Domani voglio trasmettere il volto di Maradona per tutta la partita. Potrebbe essere un’idea chiamarlo San Paolo-Maradona”. A Napoli è stato proclamato il lutto cittadino, ma i tifosi intanto promettono: “ci organizzeremo per una notte dedicata a lui”.
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