Contro l'Ajax basterà un pareggio per qualificarsi agli ottavi
Romero salva l’Atalanta e rimette i bergamaschi sui binari ideali per la qualificazione agli ottavi di Champions League. Con tante grazie al Liverpool, vittorioso sull’Ajax ad Anfield nell’incontro giocato in contemporanea. Contro la cenerentola Midtjylland, già fuori dai giochi, la Dea soffre e rischia grosso. I padroni di casa passano in svantaggio nel primo tempo, con la rete di Scholz e pareggiano i conti a dieci minuti dal termine con l’incornata del difensore. Ma, grazie al ‘regalo’ dei Reds di Klopp, nell’ultima giornata, ad Amsterdam, avrà a disposizione due risultati su tre per staccare il pass per gli ottavi di finale. Ma Gasperini avrà parecchio da riflettere dopo stasera: la sua squadra continua ad evidenziare le difficoltà del momento. Per un’ora i danesi meritano il vantaggio contro un’Atalanta lontanissima parente della squadra che meravigliò l’Europa nella scorsa stagione. E ancora una volta, l’attacco stenta. Tanto che l’1-1 lo firma un difensore, Romero, appunto.
Gasperini sceglie la doppia punta con il duo colombiano Muriel-Zapata, supportato alle spalle da Gomez. In mezzo Pessina rileva De Roon, Toloi lascia spazio a Palomino in difesa. Gollini non è al meglio e tra i pali si sistema Sportiello. Nel prudente 4-1-4-1 dei danesi, Kaba è l’unica punta. La Dea si impossessa del pallone, ma capisce subito che i danesi non sono venuti a fare una semplice gita. Il primo tentativo della gara è proprio degli ospiti, con una conclusione dal limite di Andersson, troppo centrale per impensierire Sportiello. Il primo squillo i bergamaschi lo suonano dopo una decina di minuti, con la conclusione di Hateboer, pescato in area da Muriel, respinta con i pugni da Hansen. Poco dopo, Zapata spreca un assist d’oro di Muriel concludendo alto da distanza ravvicinata. Ma a conferma dell’ottimo approccio mostrato, è il Midtjylland a sbloccare il risultato: Kaba fa da sponda di petto su una punizione, Scholz scarica al volo verso il primo palo e non lascia scampo a Sportiello (13′). Danesi avanti in una partita per la prima volta in Champions. Tentativo di reazione dei bergamaschi con un mancino deviato del Papu e un colpo di testa di Romero. Ma il vantaggio dà fiducia ai danesi, che mostrano piglio aggressivo e contengono le iniziative di un’Atalanta colpevole di molti errori in fase di costruzione. Mabil non sorprende Sportiello su punizione. Il forcing della Dea frutta solo una conclusione mancina di Pessina su assist di Gomez, con palla sul fondo. Il Midtjylland ci prova ancora con un destro di Mabil, che non inquadra lo specchio. Sul finire del tempo, Muriel e Zapata non creano problemi ad Hansen. Nei secondi 45′, serve un’Atalanta più concentrata in difesa e lucida sottoporta. Al rientro dal’intervallo la prima mossa di Gasperini sorprende: l’inserimento di Ilicic al posto del Papu.
Ma i danesi continuano a giocarsela e sono anche sfortunati in occasione della traversa colpita da Kaba, di tacco, dopo un colpo di testa di Hoegh. Il Midtjylland insiste con il pressing, Gasperini non è soddisfatto e opta per il triplo cambio: fuori Palomino, Freuler e Muriel, dentro Toloi, De Roon e Diallo. E per la Dea arriva la scossa auspicata. Proprio il giovane ivoriano entra in area ma sbaglia al cospetto di Hansen, Zapata scarica oltre la traversa. Cresce la spinta della Dea. ancora Hansen deve intervenire sulla conclusione a giro di Diallo. A dieci dal termine, l’Atalanta riequilibra i conti con il blitz vincente di Romero, che stacca sul perfetto cross di Hateboer, è la mette là dove il portiere degli ospiti non può arrivare. Poco dopo Zapata cerca il sorpasso andando in spaccata sul cross di Ilicic, ma mancando la deviazione decisiva. Brivido finale ancora portato da un’incornata di Romero, su cross del neo entrato Ruggeri. I danesi mantengono il meritato punto, i bergamaschi decideranno il loro destino ad Amsterdam
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