Fischio d'inizio oggi alle 18. "Ci arriviamo bene ma occhio al Toro", avverte il tecnico dei bianconeri Andrea Pirlo
Sarà un derby della Mole che vedrà di fronte due squadre all’inseguimento, anche se con obiettivi di classifica agli antipodi. La Juventus padrona di casa non può permettersi un altro passo falso, perché il Milan lassù sta scappando. Mentre i granata, invischiati in piena zona retrocessione, necessitano come il pane di punti. In casa bianconera si respira, comunque, aria di ottimismo: il pari di Benevento è stato archiviato grazie alla serata di Champions condita con il tris alla Dinamo Kiev. E in panchina, dopotutto, siede uno che da giocatore ha già colpito e affondato il Toro. Un gol, poi, è ancora indelebile nella memoria dei tifosi perché decise la vittoria al 93′. “Eravamo in dieci, erano gli ultimi secondi e riuscire a vincerla in quel modo, con un tiro da fuori, fu una grandissima emozione”, ha ricordato Pirlo ai microfoni di JTv. L’atmosfera della stracittadina, per il mister bianconero, resta di grande fascino (“E’ sempre una partita bella da giocare, ci sono dentro tante emozioni”) e il pronostico è nettamente in favore della Signora, tuttavia il tecnico non si fida del Toro barcollante di questo inizio stagione. “E’ una buona squadra, costruita bene, guidata da un ottimo allenatore”, quel Giampaolo che domani torna a sedere sulla panchina granata dopo l’assenza causa Covid. “Ultimamente ha cambiato il suo modo di giocare, però esprime un calcio propositivo, con giocatori bravi in tutte le zone. Sarà una partita difficile, non solo perché è un derby, ma perché sono un’ottima squadra”, ha avvertito.
La Juve, però, “ci arriva bene”, ha assicurato Pirlo. “Abbiamo avuto poco tempo per recuperare dopo mercoledì sera, ma ci prepariamo mentalmente per fare una gara seria ed importante per continuare il nostro cammino in campionato”. L’artiglieria bianconera dovrà fare a meno dello squalificato Morata. Dopo il turno di riposo in campionato, torna Cristiano Ronaldo e ad affiancarlo sarà un Dybala sempre in cerca della sua miglior versione. Alle spalle delle punte dovrebbe piazzarsi Kulusevski. “Cercheremo di riempire l’area con giocatori diversi, magari con delle rotazioni. Con Alvaro magari eravamo più presenti, con quelli che giocheranno domani cercheremo di arrivarci da fuori. Però dobbiamo riempire l’area, perché i gol arrivano da lì”, ha indicato il tecnico, tornato al successo con la Dinamo Kiev: una gara nella quale “sono arrivate le risposte che cercavo. Era importante per la nostra crescita e soprattutto per il morale dei ragazzi, avevano bisogno di fare una gara importante. Abbiamo subito pochissimo e non abbiamo subito gol, che è sempre importante. Adesso lavoriamo con un po’ più di serenità”.
Se il padrone della fascia destra resta Cuadrado, sulla sinistra dovrebbe essere ballottaggio tra Chiesa e Alex Sandro. “A Federico chiedo cose e le sta facendo bene, è un bravo ragazzo e un grande giocatore. Non è facile esser catapultato dalla Fiorentina alla Juve, con tutte le polemiche che ci sono state. C’è voluto un po’ di tempo per adattarsi. Piano piano sta crescendo, ha bisogno di trovare il gol per sbloccarsi mentalmente”. Sull’importanza del rientro del brasiliano, invece, Pirlo ha aggiunto: “Ha solo bisogno di tempo e di ritrovare la forma migliore, è stato fermo due mesi e mezzo. Però con la Dinamo ha dimostrato di esser sulla buona strada”. In difesa, out Chiellini e Demiral, il trio sarà composto da De Ligt, Bonucci e Danilo. In mediana dovrebbe toccare a Arthur e Rabiot. Nelle scelte di formazione, inevitabilmente, l’allenatore dovrà tenere conto della sfida di martedì con il Barcellona. “Quella che sta per arrivare è una settimana bella e lunga. Ma pensiamo partita dopo partita”. Passando alla sponda granata, per centrare il colpo Giampaolo medita di confermare l’undici che ha pareggiato contro la Sampdoria, tra cui Singo, la nota lieta di questo inizio stagione. La ricetta del mister, che assapora la stracittadina torinese dopo quelle vissute a Milano e Genova, è a base di “cuore, organizzazione e personalità. Il Toro è migliorato e continua a migliorare, in questa prima parte del campionato siamo stati penalizzati da situazioni ed episodi. Anche se non siamo al top, sono stati fatti enormi passi in avanti”.
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