Bianconeri sempre più lontani dalla vetta dopo la 14a giornata, in attesa delle milanesi
In poco meno di sei ore, il campionato della Juventus si sgretola. Ma il tracollo interno contro la Fiorentina rischia di fare molti più danni della sentenza del Collegio di Garanzia che ha accolto il ricorso del Napoli, togliendo tre punti ai bianconeri che dovranno rigiocare la gara con i campani. Perché la squadra di Pirlo chiude nel peggior modo possibile il suo 2020 cadendo sotto i colpi di una Viola pungente e organizzata, brava ad approfittare della serata da film horror della Vecchia Signora: distratta e nervosa dietro, subito in dieci per l’ingenua espulsione di Cuadrado, poco precisa dopo davanti e mai davvero in grado di impensierire Dragowski.
Gli elogi con il Parma sono un lontano ricordo, per un gruppo incapace di trovare equilibrio in campo e di risultati. La clamorosa sconfitta contro i toscani è destinata a lasciare il segno, in vista della pausa natalizia: in caso di vittoria mercoledì le milanesi potrebbero scavare un solco già importante nei confronti dei campioni in carica.
Pirlo conferma McKennie e Bentancur (Rabiot non è neanche in panchina post sentenza favorevole al Napoli) così come Ramsey. Dal 1′ rientrano Chiesa e Cuadrado, ma il colombiano la combina subito grossa, lasciando i suoi in dieci dopo un quarto d’ora per un’entrataccia su Castrovilli. Un errore imperdonabile a maggior ragione perché i bianconeri erano già andati sotto al 3′ per il gol lampo di Vlahovic, che si infila tra de Ligt e Bonucci in campo aperto e complica da subito la serata dei bianconeri. Sotto di un gol la Fiorentina va a un passo dal 2-0 con Castrovilli, ma Szczesny si supera e tiene a galla i bianconeri. Pirlo richiama Ramsey e inserisce Danilo lasciando solo lì davanti Ronaldo, che riesce comunque a impensierire la retroguardia viola con un tiro sull’esterno della rete e un paio di sussulti che spaventano i viola. Nella ripresa Pirlo butta nella mischia l’ex Bernardeschi e toglie uno spento e nervoso Morata. La Juve entra in campo più convinta, chiude nella propria metà campo l’avversario, ma fatica a rendersi pericolosa. CR7 segna di testa ma in fuorigioco, poi ci prova Chiesa, uno degli ultimi ad arrendersi. Nel finale però la Vecchia Signora incassa il colpo del ko: prima Alex Sandro devia goffamente nella propria porta un cross di Biraghi, poi è Caceres a timbrare il cartellino da due passi, su invito dello scatenato Biraghi, per il 3-0 finale che fa esplodere il popolo viola. Per la Fiorentina di Prandelli, al primo successo dal suo ritorno in riva all’Arno, potrebbe essere la gara della svolta. Per la Juve invece si profila un Natale da incubo.
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