Il derby per voltare subito pagina. Stefano Pioli vuole archiviare la battuta d’arresto con l’Atalanta e rivedere il vero Milan in azione domani sera, nella sfida che vale le semifinali di Coppa Italia. Una competizione “alla quale sicuramente teniamo”, ha assicurato ai microfoni di MilanTv. “Più semplice da affrontare mentalmente perché è una partita unica”. Però, anche se il derby è sempre il derby, sarà una sfida che non influirà sul duello scudetto. “Il campionato sarà un’altra storia”, ha detto il tecnico. “Il prossimo derby arriverà tra un un mese e di mezzo ci saranno altre partite importanti. Questo è un quarto di Coppa Italia che cerchiamo di affrontare nel miglior modo possibile. La volontà è quella di mettere subito in campo una prestazione positiva. Faremo di tutto per arrivare fino in fondo, alla fine tutte le grandi squadre del campionato si ritrovano in queste posizioni, a giocarsi quarti e semifinali. Non siamo stati particolarmente fortunati nel sorteggio, ma se si vuole vincere la Coppa Italia devi affrontare tutti”, ha aggiunto.
E superare la squadra di Conte, oltre che regalare il pass per la semifinale, sarebbe il miglior modo per rialzarsi dopo il cazzotto rifilato dalla banda Gasperini in campionato. La notte “non ho dormito”, ha confessato Pioli. “Perché ho rivisto la partita e perché credo che nel mio lavoro sia molto importante la comunicazione alla squadra il giorno dopo. Ho fatto le mie valutazioni e le ho riferite alla squadra”. Di certo c’è che, con un Milan tornato protagonista e sotto i riflettori, le pressioni esterne aumentano. Ma “nel nostro mestiere averle è un privilegio e dobbiamo conviverci”, ha sottolineato l’allenatore rossonero. “Significa essere arrivati ad un certo livello, quindi ben vengano. Anzi, dobbiamo volerle queste pressioni perché siamo in un grande club ed è giusto che ci siano delle aspettative. Quelle esterne le conosciamo. Ma sono molto più importanti quelle che ci creiamo da soli”.”Noi – ha proseguito – vogliamo essere ambiziosi e vincere tutte le partite. Quando non ci riusciamo lavoriamo ancora di più per far sì che la situazione non si ripeta”.
E la ricetta vincente il Milan ha dimostrato di averla, nel corso del brilante cammino di questi mesi: “Cosa resta del girone di andata? I 43 punti, più i 41 del girone di ritorno dello scorso campionato che fa parte del nostro percorso”, ha sottolineato. “Resta una squadra solida, che sa che deve competere con formazioni altrettanto forti. Ne abbiamo avuto una riprova sabato scorso. Se non mantieni certi livelli contro certi avversari rischi di soccombere, per cui il nostro obiettivo – ha aggiunto – è fare uno sforzo ancora maggiore, più forte e convinto per mantenere lo stesso risultato anche nel girone di ritorno”. Pioli studia l’undici anti-Inter senza dimenticare che sabato pomeriggio i rossoneri tornano già in campo, a Bologna. Il tecnico ha fatto il punto sull’infermeria: “Bennacer sta meglio, ma sarà arruolabile a Bologna. Calhanoglu non è ancora disponibile, in dubbio Mandzukic, Tonali e Kalulu”. In porta Tatarusanu rimpiazzerà lo squalificato Donnarumma, Dalot farà rifiatare Calabria nella difesa che riabbraccerà Romagnoli. A centrocampo, nel caso l’ex Brescia non ce la facesse, è pronto Meité. Sulla trequarti torna Saelemaekers e sarà confermato Brahim Diaz. Con Mandzukic out, Leao è in pole su Rebic. In avanti, un Ibrahimovic che dopo il ko di sabato sarà più che mai assetato di rinvincita.