Nerazzurri avanti con Lautaro, poi la doppietta di Cr7. Martedì prossimo il match di ritorno a Torino
Mai svegliare il can che dorme, recita un vecchio adagio. Così, dopo una serie di partite senza segnare e qualche critica anche per l’affaire Courmayeur, Cristiano Ronaldo in nove minuti segna una doppietta che consente alla Juve di battere in rimonta l’Inter per 2-1 nell’andata delle semifinali di Coppa Italia. CR7 tocca quota 22 gol stagionali con la Juve, in carriera sono invece 763. Mostruoso. Non basta all’Inter l’iniziale vantaggio di Lautaro, che festeggia nel migliore dei modi la nascita della primogenita Nina. I nerazzurri pagano a caro prezzo le assenze di Lukaku e Hakimi, risultando poco efficaci in attacco nei restanti ottanta minuti pur costruendo diverse occasioni. Inoltre entrambe le reti di Ronaldo nascono da altrettante ingenuità della difesa, di Young e della coppia Bastoni-Handanovic. Una vittoria importante per la Juve soprattutto sotto l’aspetto psicologico, perché va a riscattare la pesante sconfitta subita in campionato non più tardi di qualche settimana fa. Fra sette giorni a Torino il terzo Derby d’Italia stagionale dirà chi giocherà la finale di Coppa Italia.
Non mancano le novità nelle scelte di Conte e Pirlo. Nelle file nerazzurre, assenti Lukaku e Hakimi per squalifica giocano Damian a destra e Sanchez in attacco. A centrocampo torna Brozovic, con Eriksen in panchina. Nella Juve, massiccio turnover di Pirlo: in porta c’è Buffon (1100 presenze in carriera), in difesa Demiral e De Ligt con Alex Sandro a sinistra. A centrocampo si rivedono dall’inizio Bernardeschi e Rabiot, mentre in attacco c’è Kulusevski al fianco di Ronaldo. Da segnalare che in barba a tutte le raccomandazioni anti Covid, centinaia di tifosi dell’Inter si sono radunati all’esterno dello stadio poche ore prima del match per sostenere la propria squadra. Bandiere, cori e petardi come avvenne anche prima del derby contro il Milan nei quarti di finale. Esposto anche uno striscione di sostegno a Lukaku: “A testa alta, petto in fuori: Romelu, fieri di te!”.
Dopo dieci minuti di sostanziale equilibrio, al primo affondo l’Inter passa in vantaggio con una zampata vincente di Lautaro su assist di Barella dalla destra. Nell’occasione male Buffon, che si fa passare la palla sotto le mani, così come tutta la Juve che si fa sorprendere da un lancio lungo in contropiede esattamente come accaduto due settimane fa in campionato. Si interrompe dopo 407′ l’imbattibilità della Juve, l’ultimo gol preso sempre contro l’Inter con Barella. La squadra di Pirlo stenta a reagire vista la scarsa qualità sulle fasce, ma al 25′ trova comunque il pareggio con Ronaldo su rigore concesso con il VAR per un fallo ingenuo di Young su Cuadrado (il cross di Bernardeschi era sballato e irraggiungibile). L’Inter accusa il colpo ma prova subito a riscattarsi, sfiorando il nuovo vantaggio con un colpo di testa di Skriniar di poco fuori su punizione dalla trequarti. A trovare la rete, però, è di nuovo l’implacabile CR7 che approfitta di un malinteso tra Bastoni e Handanovic e dopo aver rubato palla al difensore deposita la palla nella porta sguarnita da posizione defilata. La squadra di Conte fatica a scuotersi dal micidiale uno-due di Ronaldo, tanto che prima dell’intervallo è ancora la Juve a rendersi pericolosa com un destro dal limite di Bentancur bloccato a terra da Handanovic.
Nel secondo tempo, Inter subito in avanti alla ricerca del pari. Il primo a provarci dalla distanza è Young, Buffon devia in angolo. La Juve controlla e quando riesce ad eludere il pressing alto dell’Inter riparte sempre con pericolosità, con il solito Cuadrado. E’ proprio da una scorribanda del colombiano che Bernardeschi ha una ottima chance dal limite, ma il suo sinistro rasoterra viene deviato in angolo da Handanovic. Quando però il pressing dell’Inter funziona, per la difesa bianconera sono dolori come nel caso di una sanguinosa palla persa di Bentancur che libera Sanchez tutto solo davanti al portiere. Sul tiro del cileno provvidenziale il salvataggio sulla linea di Demiral. Dopo poco più di un’ora di gioco Conte si gioca la carta Perisic al posto di Young a sinistra. L’Inter attacca a pieno organico e sfiora il pari con Darmian, fermato da un super Buffon che riscatta così l’errore del primo tempo. Dopo un contropiede per la Juve sciupato da Kulusevski, di nuovo Inter pericolosa con Lautaro. Il destro dal limite del Toro è poco alto. Pirlo fa entrare Danilo per un esausto Bernardeschi, avanzando Cuadrado a metà campo Nell’Inter dentro anche Eriksen per Vidal, replica Pirlo inserendo Morata e Arthur per Ronaldo e Bentancur. Il portoghese non sembra prenderla bene. Su un altro errore di impostazione della Juve, prova ad approfittarne Eriksen che impegna Buffon con un rasoterra dal limite. Per l’assalto finale Conte si gioca anche le carte Sensi e Pinamonti, per Brozovic e Bastoni. La Juve si difende però con grande determinazione, con Pirlo che manda in campo anche Chiellini per McKennie e Chiesa per Kulusevski. I bianconeri blindano così il risultato e mettono una seria ipoteca sulla qualificazione in finale.
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