Serie A, Inter vittoria e primato: Lukaku e Lautaro stendono la Lazio

Il belga segna il gol numero 300 e regala ai nerazzurri la vetta della classifica

Una doppietta nel primo tempo e un assist di Romelu Lukaku consentono all’Inter di Antonio Conte di battere la Lazio nel posticipo della 22/a giornata e di issarsi da sola al comando della classifica. Cosa che nel girone di ritorno non succedeva dall’anno del Triplete. A una settimana dal Derby, i nerazzurri hanno ora un punto in più del Milan e la stracittadina in programma domenica prossima ha tutto il sapore di uno spareggio Scudetto. L’Inter si conferma un rullo compressore a San Siro, contro i biancocelesti di Simone Inzaghi arriva infatti l’ottava vittoria di fila in casa. Reti numero 16 di Lukaku, che aggancia Ronaldo in vetta alla classifica marcatori. Sono 300 i gol tra club e nazionale per il belga, di cui 56 con la maglia nerazzurra. Timbra il cartellino anche Lautaro, che sale a quota 11 in campionato. Da segnalare la buona prova di Eriksen, schierato da mezzala. Mastica amaro la Lazio, che vede interrotta la sua serie di sei vittorie consecutive e fallisce l’aggancio alla Roma al terzo posto. Non basta un gol di Escalante nella ripresa. Biancocelesti autori di una buona partita nel primo tempo, ma pagano caro due infortuni in difesa e lo strapotere fisico di Lukaku. Aldilà dell’opaca prova di Immobile e Luis Alberto, Inzaghi può comunque guardare con fiducia al percorso di avvicinamento alla super sfida in Champions League contro il Bayern Monaco.Conte con tre diffidati (Barella, Bastoni, Brozovic) in vista del Derby, schiera a sorpresa Eriksen a centrocampo al posto dell’infortunato Vidal. A sinistra c’è Perisic, con Young in panchina. In attacco la coppia Lukaku-Lautaro. In porta Handanovic festeggia le 500 presenze in Serie A. Nella Lazio, Simone Inzaghi non riesce a recuperare in extremis Radu e al suo posto schiera Hoedt. In attacco la coppia Correa-Immobile. In occasione delle celebrazioni per il Chinese New Year dedicate all’inizio dell’anno del Toro (o bue, o bufalo), l’Inter scende in campo con una maglia speciale. Sul retro i nomi dei calciatori sono scritti in caratteri cinesi.Inizio di grande personalità della Lazio, che si riversa in massa nella metà campo avversaria. L’Inter si schiaccia e rischia in un paio di mischie pericolose davanti ad Handanovic.

La squadra di Conte, come sempre, si appoggia alle spalle larghe di Lukaku e alla velocità di Barella e Hakim per ripartire. Dopo dieci minuti i primi due brividi: prima Lautaro sfiora il gol con un destro dal limite, poi Lazzari sorprende alle spalle la difesa interista ma viene fermato da Handanovic in uscita. Dopo venti minuti l’Inter passa in vantaggio con Lukaku che trasforma un rigore concesso per un fallo dubbio di Hoedt su Lautaro. Veementi ma inutili le proteste biancocelesti, Fabbri non va neanche a rivedere l’episodio al Var. Sbloccato il risultato, la squadra di Conte prende fiducia e in particolare Eriksen si fa vedere per una serie di pregevoli giocate sulla trequarti. La Lazio però prova a reagire, proponendosi con una serie di combinazioni veloci tra Immobile, Correa e Luis Alberto che non riescono a sfondare la rocciosa difesa nerazzurra. Proprio le due stelle Immobile e Luis Alberto ci provano dalla distanza nel giro di qualche minuto, Handanovic non si fa sorprendere. In contropiede , poi, l’Inter è micidiale e prima dell’intervallo sfiora il raddoppio con Lautaro su cross basso di Eriksen, salva Reina. Il portiere spagnolo si ripete poco dopo su Lukaku, che da ottima posizione calcia debolmente di sinistro. Il bomber belga non sbaglia, invece, al 46′ quando batte questa volta di destro Reina su carambola fortunata al limite su tocco di Brozovic. Rete convalidata dopo un check con il Var da Fabbri, che inizialmente l’aveva annullata per fuorigioco. Troppo pesante il passivo per una Lazio a lungo padrona del campo.

Nell’intervallo Inzaghi toglie Lucas Leiva e l’ammonito Hoedt, dentro Escalante e Parolo. Biancocelesti subito in avanti per tentare di riaprire la partita, ma le polveri continuano ad essere bagnate. Dopo dieci minuti è Acerbi ad avere una grande occasione in area, ma la sua girata di destro in area è alta. Lo stesso difensore, poi, poco dopo favorisce un contropiede di Lautaro che serve Hakimi tutto solo davanti a Reina. Paolo salva alla disperata. Al 60′ la Lazio riapre momentaneamente la partita con un gol fortunoso di Escalante, che spiazza Handanovic deviando una punizione dal limite di Milinkovic. La squadra di Inzaghi ci crede e come un pugile arrembante continua a tenere l’Inter sulle corde. I nerazzurri però si dimostrano ottimi incassatori per colpire poi con il più letale dei colpi d’incontro: al 64′ è devastante la progressione di Lukaku che travolge Parolo e serve a Lautaro l’assist più facile da depositare nella porta lasciata vuota da Reina proteso in uscita. Colpo tremendo per la Lazio, la partita di fatto si chiude qui. Quasi in segno di resa, Inzaghi toglie infatti Immobile e Correa inserendo Muriqi e Caicedo a venti minuti dalla fine. Fuori anche Luis Alberto per Pereira. Replica Conte, schierando Gagliardini per un positivo Eriksen e Sanchez per Lautaro. Nel finale Inter in controllo e vicina anche al quarto gol, solo un grande Reina ferma ancora un Lukaku in serata di grazia. Il bomber belga si conferma per Conte l’uomo chiave per puntare alla vittoria dello Scudetto. E quando nel recupero lascia il campo a Pinamonti, Lukaku si merita una virtuale standing ovation.