Biancocelesti chiamati all'impresa impossibile dopo la sconfitta 4-1 all'andata con il Bayern

Sognare si può ma oltre non sembra si possa andare. Quella della Lazio appare una impresa impossibile. La sfida di ritorno degli ottavi di Champions League contro il Bayern Monaco campione d’Europa e del mondo regala alla squadra di Simone Inzaghi l’emozione di una notte da vivere con le grandi ma per il passaggio del turno i giochi sono già fatti. L’ 1-4 dell’andata all’Olimpico pesa troppo per provare a convincere anche i più inguaribili ottimisti. Lo stesso tecnico biancoceleste alla vigilia vigilia della sfida ammette che tutto è già compromesso ma non intende andare a Monaco senza aver voglia di combattere. Rinviata al 26 marzo l’udienza sul caso tamponi (per violazione delle norme federali e mancata osservanza dei protocolli sanitari vigenti) dopo che è stata accolta la richiesta della società da parte del Tribunale Federale Nazionale, la concentrazione del club si sposta tutta sul campo. E’ lì adesso che bisogna rispondere e provare ad uscire dall’Europa a testa alta. “Sappiamo quanto abbiamo lavorato in questi anni per giocare questo tipo di partite. Andremo a Monaco per fare una partita importante e la nostra parte contro un avversario fortissimo che merita tutti i titoli conquistati. Servirà una prestazione importante, una gara di corsa e determinazione”, ha dichiarato Inzaghi che prova a caricare la Lazio ricordando quanto di buono fatto in questa competizione e gli obiettivi che sono stati comunque raggiunti.

Approdare agli ottavi era infatti il traguardo he il club si era prefissato e il tecnico non ha rinunciato a sottolinearlo: “In Champions abbiamo disputato tre trasferte difficili come quale di Bruges, San Pietroburgo e Dortmund facendo tre pareggi e forse meritavamo anche qualcosa di più. Sappiamo bene che incontriamo i campioni del mondo, andremo a fare la nostra gara godendoci fino in fondo questa serata. E spero che possa ricapitare, siamo tutti ambiziosi – ha sottolineato – Il nostro cammino in Champions è stato molto buono, importante tornare agli ottavi dopo venti anni. Ci siamo riusciti, con la sfida di andata adesso abbiamo compromesso gli ottavi ma domani andremo a disputare una gara e cercheremo di farla nel migliore dei modi”. C’è una sfida dentro la sfida con la Scarpa d’Oro da un lato e il Fifa best player 2020 dall’altro, ovvero il duello tra due bomber come Ciro Immobile e Robert Lewandowski. Per l’attaccante della Lazio è l’occasione giusta per dare un altro importante segnale importante alla nazionale ma anche al club che ha bisogno di rilanciarsi in campionato per puntare alla zona Champions. Una prestazione convincente aiuterebbe dal punto di vista psicologico per avviare l’inseguimento nell’ultimo mese e mezzo. Proprio alla luce dei prossimi impegni Inzaghi opterà un mini turn-over. Possibile che resti a riposo Leiva e punti sull’asse Escalante-Caicedo.

Le prossime sfide aiuteranno a capire le condizioni di salute della Lazio che intanto sul fronte giudiziario ha incassato il primo punto a suo favore sul caso tamponi con il rinvio dell’udienza, legato proprio all’assenza dei responsabili dello staff medico biancoceleste per la trasferta della Lazio a Monaco di Baviera. La Lazio era stata deferita dalla procura federale per la mancata comunicazione alle Asl competenti e la messa in isolamento di 8 giocatori positivi ai tamponi Uefa in occasione delle delle sfide di Champions contro il Bruges dell’ottobre scorso e con lo Zenit San Pietroburgo del novembre scorso e per non aver tempestivamente comunicato alle Asl locali la positività di tre tesserati (Immobile, Leiva e Strakosha)riscontrata, il 30 ottobre, in vista dell’incontro di campionato Torino-Lazio del primo novembre. Inoltre il club è sotto processo per non avere sottoposto al periodo di isolamento, in caso di asintomaticità, di almeno 10 giorni, un proprio calciatore, e, conseguentemente, averlo inserito nella distinta della sfida Lazio-Juventus del’8 novembre.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata