Il 19enne della primavera della Lazio è morto in un incidente stradale

Commozione, incredulità e un dolore che risuona silenzioso e colpisce al cuore. Il mondo del calcio si stringe nel lutto per la morte di Daniel Guerini, 19 anni, centrocampista di talento della Primavera della Lazio, vittima di un incidente stradale nella serata di mercoledì a Roma. Il ragazzo, classe 2002 era a bordo, assieme ad altri due amici, di una Smart che si è andata a scontrare, per cause da accertare, con un’altra vettura. Nei club in cui il giovane, cresciuto nel vivaio della società biancoceleste, ha giocato (Torino, Fiorentina e Spal prima di fare ritorno nella Lazio) vestendo anche l’azzurro delle nazionali giovanili con l’Under 15 e 16, sono arrivate immediate, come una pioggia di lacrime, le parole di cordoglio delle società che lo hanno avuto in squadra. Dalla Lazio di Claudio Lotito al Torino di Urbano Cairo (che gli dedicato un minuto di silenzio prima degli allenamenti della Primvera e del settore giovanile), dall’Empoli all’Arezzo, passando per la Lnd e la Lega Serie A, ognuno ha voluto ricordare le qualità non solo sportive ma anche umane del ragazzo dal grande talento. “Una giovane promessa, un sogno spezzato troppo presto. Riposa in pace Daniel”, è il tweet di cordoglio della Lega Serie A.

Ad unirsi al dolore anche la Figc e il Coni. “Una tragedia che ha sconvolto tutti, Daniel faceva parte della nostra famiglia, mi unisco al cordoglio dei parenti e della Lazio”, è il pensiero del presidente della Figc Gabriele Gravina a Parma, in ritiro con gli Azzurri. E vivo è il ricordo del coordinatore delle Nazionali Giovanili, Maurizio Viscidi: “Quando veniva a Coverciano eravamo tutti d’accordo sulla sua grande tecnica ed eleganza. Era sempre educato, sensibile e felice di vestire la maglia Azzurra. Un dolore immenso e insanabile”. Guerini era stato azzurrino fin dalle nazionali Under 15 ed era un giovane promettente. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, nel suo tweet ha ricordato la figura di “un giovane che amava lo sport e i suoi valori autentici”. E particolarmente toccante è stato il ricordo di Nicolò Pirlo, figlio dell’allenatore della Juventus. “Quanto avremmo potuto fare insieme. Alassio ci aspettava, eri una persona buona, troppo buona a tratti folle ma la tua sana follia faceva ridere tutti”, scrive il giovane calciatore figlio d’arte con un post su Instagram. “Quanti sorrisi mi strappavi con un semplice audio, anche se non ci vedevamo tanto eravamo sempre vicini e pronti per quest’estate, so che mi volevi tanto bene e soprattutto credevi tanto in me cosa non scontata…”, scrive. “Un abbraccio a tutta la tua famiglia, eri il mio mancino preferito, mi mancherai fratello… ti voglio bene guero. Proteggimi da lassù ciao talento mio”. Scosso e commosso il tecnico della Primavera della Lazio, Leonardo Menichini: “La sua anima è nel nostro spogliatoio, deve essere il modo migliore per onorarlo. Nei momenti di difficoltà sappiamo che ci darà una mano. Era un ragazzo ben voluto da tutti, era scherzoso e rispettoso. Stava cercando di emergere, era un buon giocatore: si stava migliorando, poi è accaduta questa tragedia. Dobbiamo ricordare sempre Daniel, i suoi sorrisi, il suo modo di stare nel gruppo. Saputa la notizia è stata una sofferenza, un dramma”. Segnati dal dolore il ds della Lazio Igli Tare e il presidente Claudio Lotito che aveva preso a cuore le sorti di Daniel.

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