Morto per un arresto cardiaco durante Pescara-Livorno il 14 aprile 2012. Sui social il ricordo dell’Atalanta, squadra in cui è cresciuto, e della Lega Serie B
Sono passati nove anni da quel tragico 14 aprile del 2012, una delle pagini più tristi del calcio italiano: si tratta infatti del giorno in cui è morto in campo Piermario Morosini durante la partita di Serie B Pescara-Livorno. Prima il malore, con il 25 enne che si accascia sul terreno di gioco dove viene immediatamente soccorso, seguono momenti concitati, il trasporto in ospedale e poi la tragica notizia: Piermario non ce l’ha fatta.
Una morte tanto improvvisa quanto sconvolgente che ha lasciato attoniti non solo gli appassionati di calcio. “Il tempo passa, ma il suo ricordo resterà sempre nei nostri cuori, più vivo che mai. Il 14 aprile 2012, a Pescara, veniva a mancare Piermario Morosini. Sono passati nove anni, ma sembra ieri”, scrive su Twitter l’Atalanta, club in cui il giocaotore bergamasco è cresciuto. “Il presidente Antonio Percassi e tutta la famiglia Atalanta lo ricordano con immutato affetto. Piermario sempre con noi”, si legge ancora nel messaggio diffuso sui vari account social degli orobici.
Piermario sempre con noi 🖤💙
Sono già passati 9 anni, ma il suo ricordo resterà sempre nei nostri cuori, più vivo che mai.Piermario #Morosini always with us 🙏
It’s been 9 years, but his memory will remain forever in our hearts, more alive than ever. pic.twitter.com/Bhj6Z8y5WY— Atalanta B.C. (@Atalanta_BC) April 14, 2021
Parole d’affetto che si associano a quelle della Lega Serie B. “Ciao Moro, nove anni fa, quel giorno maledetto. Tutte le bandiere sventolano insieme per onorare il tuo ricordo. Sarai sempre uno di noi”, si legge sull’account Twitter della Lega Cadetta.
❤️ Ciao #Moro, nove anni fa, quel giorno maledetto.
Tutte le bandiere sventolano insieme per onorare il tuo ricordo. Sarai sempre uno di noi. #PiermarioMorosini #Morosini pic.twitter.com/SiMJr2hwyU
— Lega B (@Lega_B) April 14, 2021
Ma i ricordi sono diversi soprattutto sui social. Dal Padova, altro suo ex club, al Perugia, fino alla Sampdoria di cui Piermario era super tifoso. “9 anni con Mario nel cuore. Il 14 aprile 2012 l’ex biancoscudato Piermario Morosini ci lasciava, all’improvviso, sul campo dello Stadio Adriatico di Pescara. Il Calcio Padova non dimentica questo ragazzo straordinario”, scrive il club veneto. “Oggi non sarà mai una data come le altre Ricordiamo Piermario Morosini a nove anni dalla sua scomparsa Un grande abbraccio alla sua famiglia”, sostiene invece la società umbra. “14 aprile 2012-14 aprile 2021. Piermario, uno di noi, sempre con noi”, le parole dei doriani.
L’esordio in Serie A per Morosini arriva nel 2005 a soli 19 anni, con la maglia dell’Udinese guidata da Serse Cosmi che decide di lanciarlo contro l’Inter. Con i bianconeri gioca cinque partite prima di essere ceduto in prestito al Bologna, in Serie B, con cui invece colleziona 16 presenze. Tornato in Friuli passa al Vicenza dove disputa 34 gare contribuendo alla salvezza della squadra. Prestazioni che convincono il club biancorosso a riscattarne metà cartellino facendone un punto fermo per la stagione 2008-2009. In quell’estate l’Udinese lo riscatta e lo manda in prestito alla Reggina con cui gioca la prima parte di campionato prima di passare, nel febbraio del 2010, al Padova che però a fine anno preferisce non esercitare il diritto di opzione sul cartellino.
Tornato all’Udinese viene nuovamente ceduto in prestito al Vicenza dove disputa solo 15 partite tra il 2011 e il 2012. Nel gennaio di quell’anno si trasferisce in toscana andando a giocare (ancora in prestito) a Livorno. Con gli amaranto gioca otto partite debuttando il 27 febbraio contro il Vicenza, sua ex squadra. Poi quel 14 aprile, nella partita Pescara- Livorno il cronometro si ferma al minuto 31’ sul risultato di 2-0 per i Labronici. Piermario si accascia durante un’azione, apparentemente in preda a convulsioni, la panchina amaranto richiama l’attenzione dell’arbitro che ferma il gioco e consente ai medici di soccorrere il giocatore col numero 25 che in un primo momento tenta addirittura di rialzarsi.
Il clima in campo è surreale, compagni e avversari piangono avendo compreso la gravità della situazione, Piermario però non risponde alle manovre e viene trasportato in ospedale da dove, dopo qualche ora intorno alle 17, giunge la tragica notizia. Morosini non ce l’ha fatta, stroncato da un arresto cardiocircolatorio che ne ha fermato il cuore e infranto i sogni di un futuro di gloria.
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