"Come calciatore e opinionista sempre schierato in favore dei diritti e per l'inclusione"
Sport4Society a Marchisio
La terza edizione del premio ‘Sport e diritti umani’, promosso da Amnesty International Italia e Sport4Society, è andata Claudio Marchisio. La giuria presieduta da Riccardo Cucchi, voce storica del programma radiofonico “Tutto il calcio minuto per minuto”, ha deciso all’unanimità di premiare Claudio Marchisio con questa motivazione: “In un mondo del calcio spesso impermeabile ai temi legati ai diritti, Claudio Marchisio – da calciatore prima e da opinionista oggi – non ha mai girato lo sguardo dall’altra parte, esprimendo con chiarezza il suo pensiero su temi sensibili. Utilizzando i social come strumento di comunicazione, la parola dunque come veicolo di messaggi e di sensibilizzazione, ha richiamato l’attenzione di tifosi e appassionati sulle tragedie in mare legate ai flussi migratori, sul rispetto dei diritti umani e sul ruolo del calcio come portatore di valori, non retrocedendo di fronte ai seminatori d’odio che pure affollano la platea dei social”.
Premiati anche Lara Lugli e le Zebre Rugby Club
Tra le candidature ricevute, la giuria ha voluto esprimere due menzioni alla pallavolista Lara Lugli e allo Zebre Rugby Club di Parma, con le seguenti motivazioni: “Zebre Rugby Club è una squadra consapevole del proprio ruolo pubblico, pronta a schierarsi in favore dei diritti e per l’inclusione. Non ha sorpreso affatto quindi, dopo il calendario contro l’omofobia e altre iniziative solidali, l’adesione alla campagna “Libertà per Patrick Zaki”, l’esposizione degli striscioni nello stadio Lanfranchi di Parma e l’invito incessante ad aderire all’appello e alla campagna di Amnesty International per la scarcerazione dello studente egiziano dell’Università di Bologna”. “Lara Lugli è stata citata per danni dalla sua società di pallavolo perché rimasta incinta. La sua denuncia ha spinto la squadra a ritirare la causa ed è servita a illuminare l’assenza di diritti fondamentali per molte atlete e molti atleti. Le sue parole richiamano con forza il mondo dello sport e le istituzioni a provvedimenti urgenti per assicurare agli sportivi gli stessi diritti garantiti ad altre lavoratrici e lavoratori. Un atto di coraggio per la conquista di diritti per tutte le ‘Lara Lugli’ dello sport italiano”.
Il premio ‘Sport e diritti umani’ viene assegnato da una giuria specializzata a un/una atleta, società od organizzazione sportiva che per una sua scelta di vita, per un atto o un gesto simbolico o concreto di grande significato, un’idea creativa sportivamente e socialmente utile o qualsiasi altra iniziativa in favore dei diritti umani, abbia espresso una visione che merita il riconoscimento e la segnalazione all’opinione pubblica. Le precedenti edizioni del premio sono state assegnate a Pietro Aradori e al Pescara Calcio.
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